Crimea, materiale bellico passa di mano

Il sommergibile Zaporizhia ha cambiato bandiera: da sabato, infatti, non è più ucraino ma russo.

L’equipaggio del sottomarino, circondato da giorni dalle navi della flotta del Mar Nero di Mosca in una baia nei pressi del porto di Sebastopoli, non ha potuto far altro che arrendersi di fronte a forze molto più numerose.

Varato nel 1970 e con un equipaggio di 78 marinai, non è l'unico vascello ucraino di stanza in Crimea passato di mano. Solo negli ultimi giorni, infatti, almeno altre tre le navi da guerra di Kiev sono state abbordate da militari russi.

Intanto, il ministro della difesa russo, Serghiei Shoigu, ha ordinato ai propri uomini al fronte di “lasciar andare in modo organizzato quei militari ucraini desiderosi di abbandonare la Crimea”.

Sempre secondo il ministero, la bandiera russa è stata issata già in 147 basi e unità ucraine, mentre quella della flotta russa, con la croce di Sant'Andrea, sventola su 54 unità navali ucraine, comprese 8 navi da guerra.

Una posizione che si scontra con quanto riferito dal capo di Stato maggiore della Marina militare ucraina, Serghii Gaiduk, secondo il quale “il ritiro totale delle truppe
ancora di stanza in Crimea non è al momento in agenda”.

ATS/bin