L’Unione europea ha attivato oggi, lunedì, un sistema di sorveglianza della frontiera esterna dell'area Schengen . Eurosur – questo il nome del network – consentirà lo scambio in tempo reale d' informazione tra i centri di coordinamento nazionali delle agenzie di sicurezza.
Come spiegato da Michele Cercone - porta-parola di Cecilia Malmström, commissaria incaricata della Sicurezza degli Affari interni, - gli Stati potranno identificare più facilmente i rischi e i problemi prendendo così delle decisioni più efficaci.
I 18 paesi che ne fanno parte intendono in questo modo rinforzare la lotta contro l’immigrazione clandestina, il traffico i stupefacenti e evitare la possibilità di nuovi naufragi al largo delle coste.
Dal primo dicembre 2014 altri otto paesi dell’UE - che fanno parte dell'area senza frontiere interne (a cui non hanno aderito la Gran Bretagna e l'Irlanda) - nonché gli altri Paesi dell'AELS tra cui la Svizzera prenderanno parte a questo sistema. Per il periodo 2014-2020 è stato stanziato un budget di 224 milioni di euro.
ATS/CC