Cronaca

Nel cibo non esiste sicurezza al 100%

Cassis: "Questione di costi"; Carobbio: "Reagiremo"

  • 18 February 2013, 17:23
  • 1 September 2023, 15:34
Ignazio Cassis

Ignazio Cassis

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“La sicurezza alimentare al 100% non esiste”. Parola di Ignazio Cassis , consigliere nazionale liberale radicale: “Bisogna trovare la miglior soluzione possibile a costi accettabili, altrimenti finiremmo per pagare le lasagne 140 franchi”. Cassis, in sede commissionale, si è espresso a favore della revisione della Legge sulle derrate alimentare, della quale le Camere discuteranno in marzo. Questa revisione – gli chiediamo – può evitare uno scandalo alimentare come quello della carne di cavallo nelle derrate a base di manzo? “Nessuna legge può evitarlo, ma la sicurezza alimentare ne uscirà rafforzata”.

Al vaglio un nuovo emendamento “più restrittivo”

La scorsa settimana l’Associazione dei consumatori della Svizzera italiana (ACSI) aveva invece sollevato dei dubbi sulla revisione, temendo che la pevista armonizzazione al diritto euopeo implichi un indebolimento dei controlli sulla provenienza del cibo. E alla luce dell’attuale “Foodgate” verrebbe da chiedersi se sia una buona idea.

Secondo la preposta Commissione sembrerebbe di sì (17 sì, 2 no). Tra i favorevoli c’è anche la consigliera nazionale socialista Marina Carobbio : “Prendendo spunto dalle critiche dell’ACSI, stiamo però reagendo e valutando se inserire nella revisione un nuovo emendamento, ancora più restrittivo, specialmente per i cibi pronti”.

In sostanza, nel caso delle pietanze precucinate, si vorrebbero obbligare i produttori a indicare sulle etichette anche la provenienza delle materie prime.

A Carobbio chiediamo anche se, considerato lo scandalo emerso in questi giorni, le Camere saranno disposte ad accettare il testo? “Non lo so, non posso dirlo”.

Una provocazione: sanzionare i dettaglianti

Il limite del diritto alimentare è che si basa sul controllo autonomo. Dal canto loro, Coop e Manor – due tra i maggiori dettaglianti coinvolti nello scandalo – hanno assicurato che i controlli sulle derrate alimentari sono effettuati regolarmente.

È ipotizzabile pensare di stringere ulteriormente i bulloni e sanzionare chi vende, seppur involontariamente, prodotti contraffatti? Cassis sottolinea che “sono già previste delle sanzioni per chi non effettua i controlli a norma di legge, ma se le dovute verifiche non bastano a mettere in luce una frode la colpa non può essere data al dettagliante”. E ribadisce: “La sicurezza al 100% non esiste: come diceva Woody Allen siamo sicuri solo di morire e di pagare le tasse”.

Angelo Dandrea

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