Cronaca

Nozze gay, apertura negli Stati Uniti

Per la Corte Suprema il matrimonio non è esclusiva degli eterosessuali

  • 26 June 2013, 16:58
  • 5 June 2023, 15:58
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La Corte Suprema statunitense ha bocciato, con cinque voti a quattro, la Doma, la legge federale che definisce matrimonio solo quello tra uomo e donna, spiegando che la norma è incostituzionale, in quanto viola il quinto emendamento sulla difesa delle libertà individuali.

Il testo, secondo la massima istanza giudiziaria a stelle e strisce, negherebbe alle coppie gay i benefici federali riconosciuti dall'unione matrimoniale. Ora le nozze omosessuali sono parificate a quelle etero.

Il presidente Barack Obama, sul social media Twitter, ha definito la decisione "uno storico passo verso l'uguaglianza". Anche il sindaco di New York Michael Bloomberg ha salutato positivamente la risoluzione.

Le reazioni della piazza

E' con un boato di gioia, grida e applausi che la folla fuori dalla Corte Suprema e all'interno dello Stonewall Inn, storico bar gay di Greenwich Village, a Manhattan, ha accolto la decisione, definita storica, di abrogare la Doma. Secondo alcune persone scese in piazza, l'impegno dell'inquilino della Casa Bianca "è stato fondamentale" in questa "dura battaglia" e senza il suo appoggio questa giornata "sarebbe rimasta solo un sogno".

La Corte non decide sulla legge californiana

La Corte Suprema non ha però preso una decisione sulla legge della California, la Proposition 8, che mette al bando le nozze gay, rimandando il provvedimento a una corte statale con l’indicazione di seguire la strada della sua abolizione.

La cronologia della vicenda

Bill Clinton ha firmato il 20 settembre del 1996 Doma, la legge che tutelava il matrimonio tradizionale, bocciando esplicitamente le nozze gay.

Nell’ aprile del 2000 il Vermont diventa il primo stato a legalizzare le
unioni civili. Tre anni dopo la Corte Suprema del Massachusetts approva il matrimonio omosessuale e l’anno seguente nello Stato sulla costa orientale si celebrano le prime nozze tra persone dello stesso sesso. Sempre nel 2004 undici Stati approvano emendamenti che negano il matrimonio gay.

Quattro anni più tardi la Corte Suprema della California stabilisce che la Costituzione dello Stato garantisce il diritto alle coppie omosessuali di sposarsi. Nel novembre 2008 però viene accolto il referendum cosiddetto “Prop8” che lo mette al bando.

Nel dicembre 2010 il presidente Barack Obama firma la legge che abolisce il principio del “Don't Ask don'y Tell”, secondo cui i militari gay dovevano tener segreta la loro identità sessuale. Tre mesi più tardi, nel febbraio del 2011 Eric Holder, a nome dell’inquilino della Casa Bianca, annuncia che l'amministrazione non difenderà più la Doma, la legge a difesa del matrimonio tradizionale, davanti ai Tribunali.

In Maine, in Maryland e nello stato di Washington, per la prima volta, nel novembre del 2012 , gli elettori dicono sì ai matrimoni omosessuali. Sei mesi fa la Corte Suprema decide che dirà la sua su due ricorsi attorno al tema.

Il 26 maggio 2013 la Corte Suprema stabilisce che la Doma è “incostituzionale”. Barack Obama in volo verso l'Africa, su Twitter commenta: “Questa sentenza segna un passo storico verso l'uguaglianza. Amore è amore”.

(Red. MM/PaB-Ats-Ansa)

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I dati

Gli Stati dove gay e lesbiche possono sposarsi per ora sono 12 su 50: Il Massachusetts (dal 2004), Connecticut (2008), Vermont (2009), New Hampshire (2010), lo Stato di New York (2011), Iowa (2009), Washington D.C. (2009), Maine, Maryland, e lo Stato di Washington (2012), Rhode Island, Delaware e Minnesota (2013).

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