Cronaca

Ricostruzione dell'Aquila, nuovi arresti

L'inchiesta sulle tangenti ferma anche il vicesindsaco

  • 8 gennaio 2014, 18:44
  • 6 giugno 2023, 13:25

In Italia ci sono stati nuovi arresti nell'ambito di un'indagine relativa alle tangenti per gli appalti per la ricostruzione dell'Aquila, dopo il terremoto che il 6 aprile del 2009 distrusse la città abruzzese.

Tra le otto persone indagate, tra cui anche politici e funzionari pubblici, spicca il nome dell'attuale vicesindaco dell'Aquila, Roberto Riga, che all'epoca dei fatti era assessore all'urbanistica. Tra le persone coinvolte, quattro sono finite agli arresti domiciliari.

Le accuse sono di millantato credito, corruzione, falsità materiale e ideologica e appropriazione indebita. I reati, secondo l'accusa, sarebbero stati commessi in un periodo che va da pochi mesi dopo il sisma, che ha causato 309 vittime, al luglio 2011. L'entità delle presunte tangenti contestate è di 500'000 euro, mentre è stata accertata l'appropriazione indebita, attraverso la contraffazione della documentazione contabile, da parte di alcuni indagati, della somma di 1 milione e 268 mila euro, relativa al pagamento di alcuni lavori.

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  • La corrispondenza di Alessandro Braga

    RSI Cronaca 08.01.2014, 13:35

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