Scomparso un aereo malaysiano

Si è verosimilmente inabissato nel Mar di Cina meridionale, al largo dell’isola di Tho Chu, il Boeing 777-200 di Malaysia Airlines sparito dai radar, meno di un'ora dopo il decollo avvenuto alle 0.41 locali da Kuala Lumpur a destinazione di Pechino e un minuto prima di entrare nello spazio aereo del Vietnam. Lo sostiene un alto ufficiale della marina vietnamita, citato da media locali, ma l'affermazione è contestata dal ministro dei trasporti malaysiano, in assenza di informazioni certe.

Sull'aereo, che non ha lanciato nessun messaggio di allarme, c’erano 227 passeggeri e 12 membri d'equipaggio. La compagnia non conferma a sua volta lo schianto ma è “profondamente rattristata per la scomparsa del volo MH370”. La maggior parte delle persone a bordo erano cinesi, ben 153, mentre erano 38 i malesi, 12 gli indonesiani, 7 gli australiani e 4 gli statunitensi.

Pochi gli europei, tra questi, stando a Malaysia Airlines, pure 3 francesi, un olandese e un austriaco; non figurano sulla lista, invece, passeggeri di nazionalità elvetica. Un italiano, registrato nell'elenco, è risultato sano e salvo: non si era imbarcato su quel volo, come ha confermato la Farnesina. Le ricerche, a cui partecipa anche Singapore, sono in corso ma non sono stati per ora individuati i resti dell’apparecchio. Due navi cinesi si stanno dirigendo sul posto.

Il comandante del Boeing era molto esperto, un 53enne con oltre 18'000 ore di volo alle spalle, affiancato da un primo ufficiale di 27 anni. La Malaysia Airlines è considerata una compagnia sicura e di ottima qualità, anche se negli ultimi anni ha inanellato perdite di esercizio a causa della concorrenza delle low-cost. Il peggior incidente della sua storia risale al 1977, morirono allora 100 persone.

ATS/AFP/pon