Siria: "Una risposta anche senza l'ONU"

“Anche se le Nazioni Unite falliscono nel tentativo di trovare l’accordo su un’azione in Siria, ci vuole comunque una risposta”. William Hague, ministro degli esteri britannico, si esprime così al termine di una giornata in cui al centro dell’attenzione della diplomazia internazionale c’erano, ancora una volta, il regime di Damasco e la necessità o meno di un intervento militare da parte degli Stati Uniti. “E’ giunto il momento per il Consiglio di sicurezza dell’ONU”, ha affermato, “di assumersi le sue responsabilità”.

E sul termine “risposta” si è soffermato anche il segretario generale della NATO Hans Fogh Rasmussen che al termine di una riunione del Consiglio Atlantico ha dichiarato: “L’uso delle armi chimiche è inaccettabile, e non può rimanere senza risposta”.
La Turchia ha nel frattempo fatto sapere di avere alzato il livello di guardia lungo i suoi confini con la Siria.

La cancelliera tedesca Angela Merkel da parte sua punta sulla soluzione politica, chiedendo di riportare al tavolo negoziale le parti coinvolte nella guerra civile. Una posizione questa, che sembra essere nelle ultime ore, la meno gettonata.

RedMM

(TXT)