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Cipro 3 - Il villaggio dell'unità

C'è un luogo nel quale turco-ciprioti e greco-ciprioti vivono insieme. È Pyla, un villaggio della zona cuscinetto retta dalle Nazioni Unite

  • 27 June 2018, 05:49
  • 8 June 2023, 19:10

Il barbiere di Pyla

RSI/Massimo Lauria - Gilberto Mastromatteo 27.06.2018, 07:30

  • ©Massimo Lauria

Pyla sorge a metà strada tra la capitale Nicosia e l'antica Famagosta. Cade quasi per intero all'interno della buffer zone, la zona cuscinetto su cui vigilano i caschi blu delle Nazioni unite. Conta circa 1300 abitanti ed è l'unico villaggio, in tutta l'isola, dove non hanno mai smesso di convivere ciprioti di lingua greca e di lingua turca. Le due comunità coesistono da sempre in relativa tranquillità, sotto il controllo dell'Onu. La torretta di sorveglianza dei caschi blu domina la piazza centrale del villaggio, su cui si affacciano un bar turco-cipriota ed uno greco-cipriota, il minareto della moschea e, poco più in là, la chiesa cristiana ortodossa di San Giorgio. “Pyla è di per sé un laboratorio sociale – dice Barış Alibeyoğlu, giovane studente di scienze politiche che si batte per l'integrazione delle due comunità –. Superare la reciproca diffidenza è possibile. E Pyla è il simbolo di quello che Cipro potrebbe essere”.

Pyla, due comunità, un villaggio

Murat è un barbiere, turco di Adalia. Il suo locale è diventato un punto di riferimento per le due comunità. Sotto le sue forbici passano clienti greco-ciprioti e turco-ciprioti, oltre che i caschi blu dell'Onu, provenineti da ogni parte del mondo. Sulle pareti del suo coiffeur shop campeggiano le bandiere di decine di Paesi. Le uniche bandite sono quelle greca e turca, per non urtare la sensibilità della particolare clientela del locale. Murat ha imparato il greco e lo stesso sta facendo Barış, che a Pyla lavora per il dialogo. Da anni sta promuovendo la creazione di corsi di greco e di un edificio comune aperto a entrambe le comunità.

La particolarità del villaggio di Pyla lo rende sfuggente all'amministrazione delle due Repubbliche, pur essendo controllato dalle rispettive forze dell'ordine. Negli anni è diventato un centro in cui brulicano casinò ed altre attività. Quelle classiche dei porti franchi, dove non esiste tassazione. Ma il sogno dei giovani del paese è un altro. Trasformare il villaggio nella testimonianza reale di una possibilità nuova e diversa di convivenza a Cipro.

Gilberto Mastromatteo - Massimo Lauria

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