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Dentro la crisi di Via Nassa

Pier Giorgio Michel ci accompagna tra le serrande abbassate delle boutiques di lusso del salotto cittadino

  • 18 ottobre 2016, 06:08
  • 5 settembre 2023, 21:54

Dentro la crisi di Via Nassa a Lugano - Joe Pieracci e Fabio Salmina

RSI Ticino e Grigioni 18.10.2016, 19:59

Dalle griffes di lusso... ai tranci di pizza? Sfrattato dopo 43 anni: l'Ottico Michel a fine mese dovrà chiudere i battenti. E così sono una decina i commerci che, negli ultimi anni, hanno dovuto - o dovranno - dire addio a Via Nassa, forse la via dello shopping più famosa del Ticino: Lucilla, Cashmere Square by Balmelli, Beldona, Tavolozza, Di Varese, Cafè Retrò, Vanini, Banque de Crédit et de Dépots e appunto Ottico Michel.

Il cambiamento della clientela dovuto alla fine del segreto bancario, gli affitti troppo alti, la scarsa raggiungibilità a causa delle modifiche alla viabilità introdotte dal PVP, il caro parcheggi in centro, il calo del turismo ed infine la sempre maggiore difficoltà nel trovare una successione in caso di impresa a livello famigliare. Sono questi, secondo Pier Giorgio Michel, memoria storica di Via Nassa, i principali motivi che stanno alla base delle varie chiusure, ravvicinate, che stanno modificando il volto del salotto buono della città.

Secondo i dati del Municipio, fino al 2015, nell’ambito del commercio al dettaglio in città si sono registrate 17 partenze e 79 arrivi. Dunque non si registra "una tendenza alla diminuzione delle attività economiche". L'esecutivo, in risposta ad un'interrogazione del gruppo UDC dello scorso mese di maggio, riconosce tuttavia la presenza di alcuni fattori che possono portare alla chiusura di determinati commerci: l’e-commerce, la concorrenzialità delle zone di confine e dei grandi centri commerciali, gli affitti e la tendenza per alcuni comparti (ad esempio Via Nassa) "all’eccessiva settorializzazione” verso negozi di alta gamma.

Negli anni questa via ha sempre saputo re-inventarsi. Saprà farlo anche stavolta? "La crisi - racconta infine Michel - dura da almeno cinque anni. Migliorare? Non sarà semplice. Io ho dei subentranti, una pizzeria di Bellinzona. Ma non la vorranno...".

joe.p.

ERRATA CORRIGE: a differenza di quanto pubblicato in un primo tempo precisiamo che la Boutique Les Ambassadeurs non ha chiuso, ma si è trasferita - l’8 luglio 2010 - dal numero civico 11 al numero 5 (ha rilevato lo storico negozio Weber & Bleuer) ed è sempre viva e molto dinamica sulla Via Nassa. I locali che occupava sono però tutt'ora vuoti.

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