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Giornalismo vincente

Consegnati da Jean-Marie Colombani i premi dell'ottava edizione del Premio a dodici lavori: sei sono dell'Info RSI

  • 26 aprile 2017, 21:30
  • 4 ottobre 2023, 17:32

Premi di giornalismo della Svizzera italiana, la serata in immagini - Rescue Media

RSI Ticino e Grigioni 26.04.2017, 23:52

Premio di giornalismo della Svizzera italiana, anno ottavo. A far gli onori di casa, allo Splendide Royal di Lugano, ci sono Ruben Rossello - presidente dell'Atg (Associazione ticinese dei giornalisti) - e Alessandra Zumthor, direttrice del Giornale del Popolo e presidente della giuria del Premio, promosso da Cornèr Banca e Atg con il patrocinio del consigliere di Stato Manuele Bertoli.

L'ex direttore di Le Monde Jean-Marie Colombani

L'ex direttore di Le Monde Jean-Marie Colombani

  • ATG

Ospite della manifestazione:Jean-Marie Colombani, già direttore di Le Monde ed ora impegnato come editorialista su
slate.fr, uno dei siti d'informazione più frequentati di Francia da lui fondato nel 2009 (guarda l'intervista a fondo pagina).

Colombani con Ruben Rossello dell'ATG

Colombani con Ruben Rossello dell'ATG

  • ATG

Dodici i premi attribuiti in sei categorie: stampa scritta, televisione, radio, online, fotografia e "Giornalisti di domani". In quest'ultima categoria hanno concorso liceali e universitari. Fra tutti si è imposto
Giacomo Agosta, 19 anni, con il suo "Al volante con le renne", cronaca di una serata passata con i volontari di Nez Rouge, pubblicata sul quotidiano La Regione. Sono invece
Samuel Golay (dell'Agenzia Ti-Press) e
Alessandro Crinari, del Giornale del Popolo, i due fotografi premiati rispettivamente nella sezione cronaca - con uno scatto che ritrae la consigliera federale Simonetta Sommaruga al Centro per richiedenti l'asilo di Losone - e sport - con uno scatto che nel giocatore del FC Lugano, Mattia Bottani, riassume tutto lo sconforto per la Coppa svizzera persa a Zurigo.

RSInews agli onori

Passione (tanta passione), voglia di percorrere nuove vie, declinare le notizie in modi diversi e lavoro di squadra. Questa, in sintesi, RSInews. La giuria, tra i tredici lavori presentati, ha deciso di segnalrne due che provengono da questa redazione. Premiato: "Un voto sul nucleare" di Jona Mantovan, Alex Ricordi e Fabio Salmina.

Il videoselfie dei premiati di RSINews

RSI Ticino e Grigioni 26.04.2017, 22:29

La motivazione: "Un data journalist, un giornalista multimediale e un videomaker uniscono le forze per fornire al pubblico il maggior numero possibile di informazioni per un voto consapevole. Il valore aggiunto è costituito dal video che in poco meno di tre minuti, facendo capo a soluzioni infografiche originali, offre all'internauta una serie d'informazioni chiare e immediate. Questo lavoro dimostra che l'unione di competenze professionali può fare la forza". Ed ecco il video che ha fatto la differenza:

La Svizzera e l'energia, i fatti e le cifre - di Jona Mantovan e Fabio Salmina

RSI Svizzera 16.11.2016, 07:16

Menzione, invece, per "Il confine di gomma" di Alessandra Spataro e Nicola Liver. La motivazione: "L'informazione è declinata su tre vettori - web, radio e TV - partendo da una domanda essenziale: che fine hanno fatto i migranti? Gli autori dimostrano come lo stesso tema possa essere declinato in maniera originale, a seconda del medium di riferimento". Qui vi proponiamo il reportage realizzato per il TG.

Reportage da Ventimiglia

Telegiornale 13.08.2016, 22:00

La televisione di Falò e Patti Chiari

Diciamo subito che è un documentario-denuncia quello che ha vinto il premio 2017 nella categoria televisione. È un lavoro che vi avevamo presentato su RSInews (I bimbi ombra del Ticino ) realizzato da Mariano Snider per Falò che, come si legge nella motivazione: "racconta l'atroce verità vissuta dai bambini strappati alle famiglie in Svizzera e anche in Ticino, attraverso la testimonianza diretta delle vittime (...) Il documentario ricostruisce un passato che ha faticato non poco ad affiorare dando così finalmente voce a chi per anni non ha parlato, o non è stato udito, e scuotendo un Cantone fin qui distintosi per insensibilità anche dopo le scuse ufficiali della Confederazione e il risarcimento approvato nel 2017". Qui di seguito il documentario vincitore:

Cresciuti nell'ombra

Sempre nella categoria televisione da segnalare due menzioni: una a "Il giallo della badante" di Gianluca Monnier, realizzato per Patti chiari, l'altra a "Vite in transizione", di Katia Ranzanici, realizzato per Falò.

Radio e stampa scritta

Due premi ex aequo nelle categorie rimanenti. Per la Radio: Daniel Bilenko e Alessandro Sturaro sono stati premiati per il documentario di Rete Uno "Resto umano", "un racconto - come si legge nella motivazione del premio - senza inutili drammatizzazioni e senza toni tragici, tra realtà e un solido immaginario. Notevole e convincente l'impatto complessivo"; Monica Bonetti e Roberto Antonini per il documentario di Rete Due "Parole per ricordare" che, come si legge nella motivazione, ha "il pregio di non limitarsi ai dolorosi ricordi dei testimoni della tragedia di Robiei, ma li intreccia giornalisticamente con gli interrogativi sulle responsabilità della strage". Per la Stampa scritta: Simonetta Caratti con "Bisturi impazzito", pubblicato da La Regione il 10 luglio 2015 e Federico Franchini con "L'intrigo malese che imbarazza la BSI", pubblicato da Area il 4 marzo 2016 hanno "saputo raccogliere - si legge nella motivazione - importanti informazioni sui temi trattati, le hanno verificate e proposte ai lettori con chiarezza, senza incorrere in smentite o rettifiche (...) Due buoni esempi di giornalismo d'inchiesta sobrio ed efficace".

m.c.

Dal TG20:

Jean-Marie Colombani, già direttore di Le Monde

Telegiornale 26.04.2017, 22:00

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