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Gli artigiani dello skateboard

La “tavola a rotelle” debutterà alle Olimpiadi di Tokyo del 2020. Per la maggior parte degli skater, tuttavia, non si tratta solo di uno sport: è una filosofia di vita

  • 4 novembre 2018, 05:30
  • 3 luglio 2023, 09:11

Skateboard, filosofia di vita

RSI/Ludovico Camposampiero-Alberto Dagnino 04.11.2018, 06:30

Lo skateboard nel 2020 diverrà sport olimpico. Ottanta atleti provenienti da tutto il mondo si sfideranno a Tokyo nel “park” e nella “street”: 40 per disciplina; divisi a metà fra donne e uomini. La Svizzera ha deciso di non farsi cogliere impreparata, e sta affilando le armi in vista del debutto della “tavola a rotelle” sotto l’egida dei cinque cerchi.

Lo skateboard, tuttavia, esiste da oltre sessant’anni, e non è solo disciplina sportiva. Anzi, forse lo è solo in piccola parte. Nato fra i surfisti californiani e diffusosi in seguito in tutto il mondo, è innanzitutto filosofia di vita. È qualcosa che permea l’esistenza di chi lo pratica. Lo sanno bene Marco Sidella e Han Sessions. Entrambi del Luganese, hanno varcato da un po’ la soglia dei trent’anni, ma da quando hanno “chiuso” (in gergo si dice così) i primi trick (evoluzioni) da ragazzini, la loro passione è sempre rimasta intatta.

Marco Sidella e Han Sessions

Marco Sidella e Han Session

  • RSI/ludoC

Marco ha un suo atelier ad Agno: tre stanzette affacciate sul lago nei locali dell’ex albergo Tropical, dove si immerge nel rumore dei macchinari, nell’odore della colla e delle assi di legno, per dare vita alle sue creazioni. Lui fabbrica skateboard “hand-crafted”: costruiti interamente a mano.

Ad Agno, Skateboard fatti a mano

Han insegna alla scuola di skateboard di Lugano ed è una figura storica della scena ticinese. Scena che esiste da una trentina d’anni. Lui è anche grafico e artista a tutto tondo, e il suo “respirare skateboard” influenza pienamente la sua espressività.

Vivere di skateboard, ci spiega, è possibile: “Puoi praticarlo come atleta, fintanto che il fisico ti regge; oppure puoi creare un marchio, organizzare eventi, produrre video, ma bisogna avere un progetto ben definito, solido anche a livello imprenditoriale”.

Ludovico Camposampiero

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