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Grazie ETA?

Quando i murales ringraziano il gruppo terrorista appena scioltosi

  • 4 giugno 2018, 07:38
  • 8 giugno 2023, 20:29

Grazie ETA?

RSI/Davide Mattei 04.06.2018, 07:30

Ufficialmente non esiste più. Il gruppo armato Eskadi Ta Askatasuna si è sciolto un mese fa, ma sessant’anni anni di attività, cinquanta dei quali armati, non si cancellano facilmente.

La violenza del gruppo terrorista secessionista (che ha provocato oltre 800 morti e 6'000 feriti) ha riscosso per anni l’appoggio di una parte della società basca, un fatto che spiega come sia potuto rimanere attivo fino a date così recenti.

Il mondo abertzale - la sinistra radicale indipendentista che non ha mai condannato l’uso della violenza - si è progressivamente dissociato dalla lotta armata, rifiutando solo recentemente la violenza (2010).

Così quando l’ETA si è sciolta sono comparse scritte di ringraziamento (Eskerrik asko) sui muri di molte cittadine basche. Sono continuati anche gli Ongi etorri, le feste di bentornato ai membri dell’ETA o di organizzazioni giovanili e sindacali affini, usciti di prigione.

Abbiamo chiesto a una delle associazioni di vittime del terrorismo più intransigenti (Covite) e a una delle associazioni culturali più vicine alla sinistra abertzale (Euskal Memoria) cosa ne pensano di questi eventi pubblici che si tengono ancora oggi.

L’Audiencia Nacional spagnola ha sancito più volte che queste manifestazioni rientrano nella libertà di espressione. Nonostante ciò, la direttrice dell’Istituto Gogora per la memoria e la convivenza del governo basco ha suggerito che questi omaggi si tengano in luoghi privati.

Alcune posizioni dentro la sinistra abertzale moderata, come quella del sindaco di Errentería Julen Mendoza, difendono la tesi secondo la quale “bisogna fare attenzione e non provocare alla vittima più danno di quello che ha già sofferto”, provando quindi a “trovare un equilibrio tra i diritti delle vittime e quelli dei famigliari delle persone incarcerate”.

Piccoli passi verso una convivenza ancora difficile, anche quando l’ETA è oramai storia.

Davide Mattei

Un secondo servizio del Telegiornale andrà in onda nell'edizione delle 20.00 di lunedì sera, 4 giugno

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Telegiornale 04.06.2018, 22:00

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