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Il 2017 nel mondo

Temi, eventi, vincitori, vinti e scomparsi che hanno segnato l'anno a livello internazionale - GUARDA LA GALLERY

  • 28 dicembre 2017, 07:00
  • 8 giugno 2023, 14:29
Retro esteri

Cosa ricorderemo del 2017

  • rsi

Il 2017 inizia nel segno del terrorismo: nella notte di San Silvestro, l'uzbeko Abdulkadir Masharipov compie una strage all'interno del Reina, un club di Istanbul dove si stava festeggiando l'arrivo dell'anno nuovo. Il bilancio è di 39 morti e decine di feriti. Il terrorista viene arrestato due settimane dopo. L'estremismo islamico colpisce regolarmente in paesi come la Nigeria, ma anche l'Europa non è risparmiata nei mesi seguenti: la sera del 22 maggio un kamikaze si fa esplodere a un concerto di Ariana Grande a Manchester, i morti sono 23. Una decina di giorni dopo tocca a Londra, già colpita il 22 marzo. È un attacco coordinato: un veicolo lanciato sulla folla e tre assalitori armati di coltelli. Muoiono 7 persone. Il 17 agosto un furgone viene lanciato sulla folla nella Rambla a Barcellona. La caccia all'uomo si conclude quattro giorni dopo con l'abbattimento dell'ultimo membro della cellula terroristica. I civili morti sono 15. Oltre a questi, si possono ricordare gli attacchi di Parigi il 20 aprile, Turku il 18 agosto, Marsiglia il 1° ottobre, New York il 31 ottobre.

Un anno nel mondo in dieci immagini

L'autoproclamato Stato islamico colpisce con il terrorismo ma è sconfitto militarmente: il 17 ottobre cade Raqqa, la sua capitale, conquistata dai curdi in Siria. Il 9 dicembre Baghdad annuncia di aver definitivamente debellato l'IS in Iraq, dove era arrivato a controllare fino a un terzo del territorio.

La matrice non è islamica ma è comunque un massacro quello del 1° ottobre a Las Vegas, dove Stephen Paddock spara dalla finestra di un albergo verso la folla che assiste a un concerto country: 59 morti.

La lotta con la natura

È il 18 gennaio quando una valanga travolge l'Hotel Rigopiano a Farindola, in Abruzzo. Ci vogliono otto giorni di ricerche per arrivare a un bilancio definitivo: 29 morti, 11 sopravvissuti.

Una stagione degli uragani particolarmente intensa (Irma da solo causa una novantina di morti e danni ingentissimi fra i Caraibi e la Florida) alimenta il dibattito sulle conseguenze dei cambiamenti climatici, così come le decine di incendi di una prolungata estate nell'area del Mediterraneo (una trentina di morti nel solo Portogallo in ottobre) e in California (una quarantina di vittime e in cenere vaste zone della Napa Valley rinomata per i vini).

Le vie dei migranti

Stando ai dati aggiornati a fine novembre, quasi 164'000 migranti hanno attraversato il Mediterraneo nel 2017 (la metà rispetto all'anno prima) e almeno 3'000 sono morti nel tentativo. Dall'altra parte del mondo, intanto, scoppia la crisi dei Rohingya: scacciate dalle violenze che subiscono in Myanmar, oltre 600'000 persone della minoranza musulmana fuggono in Bangladesh, accolte in campi di fortuna. L'ONU parla di genocidio.

L'incubo atomico

Incurante delle sanzioni e delle minacce di Donald Trump, con test missilistici e nucleari la Corea del Nord di Kim Jong-un spaventa il mondo. Dopo l'ultimo lancio, il 28 novembre, l'ambasciatrice statunitense all'ONU parla di "guerra più vicina", a metà dicembre il segretario di Stato Rex Tillerson tenta un'apertura al dialogo.

Vincitori e vinti in politica

Eletto a fine 2016, Donald Trump entra in carica il 20 gennaio quale presidente degli Stati Uniti, fra le riforme che riesce a portare a termine spicca quella fiscale. Il 2017 porta alla ribalta due giovanissimi: a 39 anni Emmanuel Macron diventa presidente francese, a 31 Sebastian Kurz cancelliere austriaco. La Cina riconferma Xi Jinping, ma ad altri "vecchi leoni" va meno bene: Angela Merkel esce indebolita dalle Legislative del 12 settembre e a fine anno la Germania è ancora senza Governo. Dopo 37 anni al potere nello Zimbabwe, Robert Mugabe è costretto ad andarsene. L'ultima partita dell'anno è quella catalana: il 27 ottobre il Parlamento di Barcellona vota per l'indipendenza, Madrid reagisce mettendo la regione sotto tutela e fissando nuove elezioni. Carles Puigdemont si rifugia in Belgio. Gli indipendentisti, il 21 dicembre, conquistano ancora la maggioranza nelle istituzioni locali, anche se il primo partito è unionista.

#MeToo

Il produttore Harvey Weinstein, accusato da decine di donne molte delle quali attrici note, Dustin Hoffman, Kevin Spacey che finisce escluso da House of Cards e molti altri: lo scandalo delle molestie sessuali è un fiume in piena negli ultimi mesi e sui social spopola l'hashtag scelto dalle vittime per le loro denunce.

Ci hanno lasciati

Nel corso del 2017 sono morti, fra gli altri, gli attori Paolo Villaggio, Roger Moore, Gastone Moschin, Jeanne Moreau e Jerry Lewis, l'ex cancelliere tedesco Helmut Kohl, la politica francese Simone Veil, l'ex comandante dell'IRA e vicepremier nordirlandese Martin McGuinness, lo scrittore Robert Pirsig, i musicisti Chuck Berry, Fats Domino, Al Jarreau, Johnny Halliday, Nanni Svampa, Tom Petty, Chris Cornell e Chester Bennington, il dissidente cinese Liu Xiaobo, il sociologo Zygmunt Bauman, la stilista Laura Biagiotti, il banchiere David Rockfeller, lo chef Gualtiero Marchesi, il fondatore di Playboy Hugh Hefner, il mafioso Totò Riina e il serial killer Charles Manson.

Stefano Pongan/Alessandra Spataro/Jona Mantovan

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