L'uomo, fin dalla notte dei tempi, ha stabilito nei confronti degli altri animali un rapporto che oscilla tra paura e venerazione. Il cavallo, animale potente e versatile, ha occupato da sempre una posizione speciale, partecipando da protagonista alla costruzione del mito e della storia.
La curiosità e la riverenza dell'uomo nei suoi confronti non si è placata neanche di fronte al progresso tecnologico, che ne ha reso superflua la forza muscolare un tempo indispensabile in agricoltura, nei trasporti, nell'edilizia e nella guerra.
Oggi la fascinazione per questo animale ci spinge verso nuove forme di interazione e alla ricerca di linguaggi sempre più intimi e profondi, anche nel tentativo di riparare i torti che la nostra posizione dominante ha prodotto nei suoi confronti. È nata così una sensibilità particolare dei domatori e degli addestratori verso i cavalli più particolari e un tempo ritenuti problematici.
Paolo Martino