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In Ticino ci si mena di brutto

Breve viaggio nel mondo del wrestling nostrano e di un suo protagonista: Christopher Fader, alias Blue Fox

  • 15 novembre 2018, 06:49
  • 9 giugno 2023, 02:58

La storia di Blue Fox

RSI/Sandro Pauli - Alberto Dagnino 15.11.2018, 06:30

“Il primo evento che ho promosso è stato nel 2012”, racconta Luca Rusconi, presidente dell’Associazione Pro Wrestling Ticino. “Poi ho continuato e, finalmente, nel 2015 sono riuscito a portare in Ticino anche i corsi che, oltre a far conoscere questo sport-spettacolo al pubblico, danno la possibilità ai giovani ticinesi di diventare wrestler”. Un traguardo importante per Luca, di professione poligrafo: “Io sono dovuto andare in Canada per poter realizzare il mio sogno di diventare wrestler”.

“Oggi - prosegue - trasmetto ai giovani l’esperienza accumulata negli ultimi 13 anni. La formazione comprende una parte fisica e una tecnica. La cosa più importante è la psicologia del ring, ovvero saper mettere insieme le mosse, che permettono al pubblico di interagire e di andare a casa con la sensazione di aver visto qualcosa di speciale”.

I ragazzi, che si allenano, non sono molti. “Sono sei. Alcuni vanno e vengono. All’inizio abbiamo faticato a crescere, però adesso va meglio. Per gli eventi lo staff arriva anche a una trentina di persone”. Il pubblico invece non supera le 150 unità. È molto eterogeneo e segue con partecipazione questo sport-spettacolo che è un po’ “l’arte di saper portare una storia sul ring”. Blue Fox, all'anagrafe Christopher Fader, è uno dei suoi eroi. È cresciuto nella scuderia di Luca Rusconi e ci ha raccontato la sua storia. (GUARDA IL VIDEO).

Sandro Pauli

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