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Rio, realtà di sport

La città olimpica è l’ambiente ideale per svolgere attività fisica - Verso le Olimpiadi (3)

  • 12 giugno 2016, 10:00
  • 7 giugno 2023, 20:37

La città dello sport - di Emiliano Guanella

RSI Mondo 12.06.2016, 10:00

Mancano meno di due mesi all’inizio delle Olimpiadi e Rio de Janeiro inizia, tra le mille difficoltà quotidiane, a sentire il clima del massimo evento sportivo al mondo. La cidade maravilhosa, lo si è detto tante volte, possiede un ambiente ideale per la pratica sportiva; clima ideale tutto l’anno, spiagge, lagune, colline e una vegetazione tropicale che lascia i turisti a bocca aperta.

Futevolley, una passione carioca

Futevolley, una passione carioca

  • EG

Nonostante i
tanti problemi sul tappeto, le
difficoltà organizzative, la
crisi politica e la grave recessione economica che sta attraversando il gigante sudamericano, i carioca, termine spesso usato erroneamente per tutti i brasiliani, ma che riguarda esclusivamente gli abitanti di Rio, si stanno preparando all’appuntamento nel migliore dei modi, facendo sport in tutte le latitudini.
Waltinho Miranda è professore di futevolley, uno sport relativamente nuovo nato proprio sulle spiagge di Rio come perfetto mix fra il calcio e la pallavolo. Si può usare tutto il corpo ad eccezione delle mani ed è per tutte le età, dagli adolescenti ai sessantenni; richiede concentrazione e una buona coordinazione già che il pallone, più pesante di quello usato per il beach volley, viene toccato con i piedi, la coscia, le spalle, il petto o la testa.

Futevolley; si gioca dai 14 ai 60 anni

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  • EG

Gli appassionati di futevolley sono entusiasti perché, come spiega Waltinho, grazie al lavoro di lobby dell’ex calciatore Romario, oggi senatore della Repubblica, verrà organizzato un torneo dimostrativo a fine agosto, a cavallo tra Olimpiadi e Para Olimpiadi, nella speranza che il CIO lo prenda in considerazione per le prossime edizione. Gianluca Padovan, invece, è un carioca “importato”; cinquant’anni, originario di Bologna, da più di dieci anni è l’animatore della scuola di beach-tennis che si tiene tutti i giorni, tempo permettendo, sulla spiaggia di Ipanema. Uno sport nato in Europa che trova sulla sabbia di Rio il suo habitat naturale; Gianluca riceve alunni da tutto il Brasile ed è convinto che le Olimpiadi, con il loro flusso turistico, daranno al tennis da spiaggia una vetrina straordinaria.

Rio capitale dello sport

“Fare sport guardando questo mare è qualcosa di unico. Lo sforzo di muoversi sulla sabbia è ampiamente ripagato dalla bellezza naturale che ci circonda”. Si respira invece un clima di storie e tradizione al club Botafogo, sulla Lagoa Rodrigo de Freitas, scenario delle competizioni di remo. I club tradizionali della città, Botafogo, Vasco da Gama e Flamengo sono nati alla fine dell’Ottocento come scuola di remo e solo dopo hanno aggiunto il calcio fra le loro discipline. Tutti gli anni disputano il campionato carioca e la rivalità è identica a quella dei tifosi del futebol. Il maggior problema della Lagoa è la sua pulizia; a volte la mancanza di ossigeno nell’acqua provoca moria di pesci, manca una vera politica di controlli sugli scarichi abusivi di cloaca dei condomini di lusso della zona. Per Francisco, istruttore di remo e ultimo rappresentante di una famiglia di rematori professionisti, il grande rammarico relativo alle Olimpiadi è la mancanza di una “legacy” per il suo sport: lo stadio provvisorio per le finali di remo verrà infatti smontato subito dopo i Giochi.

Emiliano Guanella

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