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Ticino terra di Bruce Lee

Moltissime le scuole di arti marziali presenti sul territorio: scopriamole attraverso il Wing Chun

  • 28 luglio 2017, 07:48
  • 14 settembre 2023, 10:04

Arti marziali: un percorso di crescita – di Mauro Botti e Fabio Salmina

RSI Ticino e Grigioni 28.07.2017, 07:30

Sono circa un centinaio le scuole di arti marziali in Ticino. C’è chi ama i classici Karate e Judo, chi invece si spinge a praticare l’Aikido o il Muay Thai. Quel che è certo è che il Ticino è terra fertile per chi vuole avvicinarsi a queste discipline. Una delle ultime arrivate è il Wing Chun (eterna primavera). Ne parliamo con Sifu (maestro) Loris Trotti, della palestra WKA-Wing Chun Kung Fu Switzerland di Lugano.

Piccolo cantone, grande interesse

"Nonostante il Ticino sia un angolino di terra piuttosto ristretto propone un'ampia varietà di arti marziali - dice il "maestro" -. L'interesse verso queste discipline c’è, è presente nella popolazione ed è significativo. Il Wing Chun, quello che insegno io, si è aggiunto in tempi più recenti ad altri stili già presenti".

Un percorso di crescita, fisico e spirituale

Trotti è convinto che ogni arte marziale sia "un percorso di crescita, diviso in diverse fasi. All’inizio può essere una semplice valvola di sfogo o un modo per tenersi in forma. Proseguendo nella pratica ci si accorge che esiste uno studio del corpo molto approfondito per poter raggiungere un livello di potenza o di velocità maggiore". Il lato psicologico gioca poi un ruolo molto importante: "Il fisico arriva solo fino a un certo punto, poi è molto complicato o addirittura impossibile migliorare. Quando raggiungi quel limite è la mente che ci permette di superarlo".

Il Wing Chun nasce… donna

"La disciplina nasce in Cina circa 400 anni fa – spiega il maestro -. Una leggenda racconta che sia stata una monaca shaolin a epurare lo stile del tempio dai movimenti che richiedevano più forza adattandoli alla sua corporatura". Si narra infatti che la buddhista Ng Mui intorno alla metà del XVII secolo, salvatasi durante la distruzione del monastero Shaolin insieme ad altri quattro monaci, iniziò a riflettere e creare il nuovo stile. "Possiamo dunque dire – sostiene lo Sifu ticinese –che le ragazze possono praticare questa disciplina perché non serve essere estremamente forti ma conta molto la tecnica".

Bruce Lee e Yip Man

Il Wing Chun nei primi anni veniva trasmesso da famiglia a famiglia. "Il primo ad aprire le porte a tutti è stato Yip Man, nel secolo scorso. Bruce Lee, uno dei personaggi più rappresentativi in assoluto del mondo marziale, è stato suo allievo. Diciamo che loro due sono le personalità più rappresentative in questo ambito", conclude Trotti.

Mauro Botti

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