Oltre la News

Una seconda vita per le bambole

Un negozietto che è un vero e proprio ospedale con un laboratorio che è un ambulatorio dove opera Elfriede Bühler

  • 15 dicembre 2018, 08:37
  • 9 giugno 2023, 04:26

L'ospedale delle bambole

RSI/Claudio Moschin 15.12.2018, 08:00

  • ©Claudio Moschin

C’è un piccolo negozio di via Donizetti, nel centro di Milano, di cui sono titolari Giorgio Crippa - già docente di educazione artistica e disegno, ex fabbricante di giocattoli didattici - e la moglie Elfriede Bühler, svizzera, insegnante e anche restauratrice. In un locale lungo e stretto come una specie di corsia d'ospedale sono ammassati in bell'ordine aeroplanini e stazioni di servizio, robot e astronauti, birilli e pinocchi e centinaia di bambole piccole e grandi, vecchie, antiche e rare.

Il paragone con l'ospedale non è certo fuori luogo. Dal corridoio- corsia si accede infatti a un laboratorio, anzi un “ambulatorio”, dove Elfriede ripara le bambole, riattacca loro braccia e gambe con perizia chirurgica, ricambia gli elastici che consentono i movimenti, e poi colora, pittura, ritocca, confeziona nuovi vestiti con grazia da stilista. Da lei arrivano non solo bambole vecchie, rotte, rovinate o mancanti di qualche accessorio, ma anche pupazzi e peluches. Dopo un lavoro certosino, che spesso richiede settimane, ognuno di questi vecchi cari balocchi ritorna al vecchio splendore. Per la gioia di grandi e piccini. Qualche volta, però, il salvataggio risulta impossibile…

Claudio Moschin

Ti potrebbe interessare