Sarà difficile rispettare la scadenza del 9 febbraio 2017 per trovare una soluzione per attuare l’iniziativa "Contro l’immigrazione di massa". Lo ha dichiarato il presidente della Confederazione Johann Schneider-Ammann in un’intervista pubblicata giovedì dalla NZZ.
I tempi delle procedure parlamentari e dell’eventuale referendum sono infatti lunghi e, stando alle disposizioni transitorie dell’articolo 121a, il Consiglio federale deve emanare le norme d’esecuzione tramite ordinanza se la legge d’attuazione dell’iniziativa non è entrata in vigore entro tre anni dal voto. "Forse non ci rimarrà altra scelta", ha detto Schneider-Ammann, prima di aggiungere che però "la qualità ha la precedenza sui tempi", poiché ciò che conta è raggiungere un buon accordo che risponda a tutte le questioni ancora in sospeso.
L'iniziativa prevede il principio di preferenza agli svizzeri e l'introduzione di contingenti annuali per gli stranieri che esercitano un'attività lucrativa nella Confederazione. Queste due clausole sono incompatibili con la libera circolazione delle persone.
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