Alcune migliaia di persone hanno sfilato nelle strade di sei città svizzere (Basilea, Ginevra, Losanna, Lucerna, Neuchâtel e Zurigo) per celebrare la giornata nazionale "per il diritto di restare" e denunciare la "macchina infernale" degli accordi di Dublino, accordi che vanno soppressi affinché ognuno possa liberamente scegliere in che paese risiedere.
Organizzato da diverse associazioni e movimenti per il sostegno ai migranti, l'appuntamento è servito anche per puntare l'indice contro le strutture d'accoglienza: "è inumano ospitare i profughi nei rifugi sotterranei".
La Confederazione è stata invitata ad assumere le sue responsabilità, accettando di ricevere chi proviene dalle aree in crisi senza troppe formalità.
ATS/dg