Svizzera

Accordo quadro alla volata finale

L’ambasciatore UE in Svizzera spinge affinché venga sottoposto a Parlamento e cittadini – Divisioni a Berna

  • 28 marzo 2021, 14:51
  • 10 giugno 2023, 09:42

RG 12.30 del 28.03.2021 - Il servizio di Mattia Serena

RSI Svizzera 28.03.2021, 14:51

  • Archivio TI-Press
Di: RG-Serena/dielle

L'ambasciatore dell'Unione Europea in Svizzera si attende che il Consiglio federale sottoponga presto l'accordo istituzionale raggiunto con Bruxelles al processo di ratifica. Una dichiarazione che giunge proprio mentre a Berna si fanno sempre più intense tra i partiti le discussioni, giunte ormai nell'ultima e decisiva fase.

Il ministro degli esteri Ignazio Cassis si è detto pronto a volare a Bruxelles. A Berna intanto sono in molti a credere che molto difficilmente l'UE farà altre concessioni e che l'accordo sul tavolo è ormai questo: prendere o lasciare. "Il nostro partner negoziale è il Governo svizzero, ci aspettiamo che sostenga l'intesa e la presenti al Parlamento e poi ai cittadini per la ratifica" ha spiegato sulla NZZamSonntag l'ambasciatore dell'UE in Svizzera Petros Mavromichalis. Un passo chiesto anche da quei parlamentari che vogliono evitare che il Consiglio federale dichiarando insufficiente l'accordo vanifichi anni di trattative.

"La via bilaterale è centrale per la nostra economia e l'intera società, sul suo futuro, su una questione così importante, devono esprimersi anche il Parlamento e i cittadini", afferma ai microfoni del Blick Tiana Angelina Moser, verde-liberale presidente della Commissione di politica estera del Consiglio nazionale.

Di parere decisamente diverso è invece il presidente dell'Udc Marco Chiesa: “Io ritengo invece che in questo caso il Consiglio federale ha tutte le facoltà, essendo responsabile della politica estera, di dire subito di no”.

Se ciò dovesse accadere alcuni parlamentari di diversi partiti, per cercare di salvare in extremis l'accordo quadro, starebbero pensando anche a un'iniziativa popolare. “Bè questa è la democrazia diretta e io contro la democrazia diretta non solleverò mai nessuna critica” commenta ancora Chiesa.

Se ne saprà di più nelle prossime settimane.

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