Svizzera

Almeno 60'000 internamenti

La Commissione peritale indipendente stila un bilancio del fenomeno, che nel secondo dopoguerra ha colpito soprattutto giovani ribelli

  • 2 settembre 2019, 20:45
  • 9 giugno 2023, 15:21

RG 18.30 del 02.09.19: la corrispondenza di Mattia Serena

RSI Svizzera 02.09.2019, 20:45

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Di: ATS/bin

La Commissione peritale indipendente per gli internamenti amministrativi è giunta alla conclusione che nel corso del secolo scorso almeno 60’000 persone sono state rinchiuse in circa 650 istituti in Svizzera, senza aver violato alcuna legge, sulla base di una decisione amministrativa.

Stando ai dati raccolti da 40 ricercatori, presentati lunedì ai media, emerge che “i traumi subiti da queste persone, considerate pericolose per il loro stile di vita, non solo hanno rafforzato la loro esclusione sociale, ma in alcuni hanno avuto effetti deleteri anche sui discendenti”.

Coloro che erano senza un lavoro fisso o che vivevano in un ambiente personale e familiare sfavorevole rischiavano il collocamento coatto in istituti, ricordano gli esperti, che in merito aggiungono: “Ogni cantone aveva una propria legislazione che permetteva alle autorità di internare le persone, sebbene non avessero commesso alcun reato”.

Le procedure e i criteri per l'applicazione della legge lasciavano alle autorità un ampio margine di discrezionalità, ciò che ha favorito l'applicazione arbitraria delle norme e le violazioni dei diritti fondamentali delle persone coinvolte, viene sottolineato nel documento dal quale emerge pure che “le autorità hanno mostrato scarsa disponibilità ad abolire tali pratiche poiché si trattava di uno strumento conveniente ed economico per soddisfare gli ideali sociali di ordine”.

Riabilitare gli internati senza motivo

Telegiornale 02.09.2019, 22:00

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