Svizzera

Alpiq chiederà 2,5 miliardi

Il gruppo energetico svizzero stima i danni economici in caso di "sì" all'abbandono del nucleare

  • 31 ottobre 2016, 10:58
  • 8 giugno 2023, 00:43
Gli investimenti fatti sulle centrali sarebbero vanificati

Gli investimenti fatti sulle centrali sarebbero vanificati

  • keystone

Il gruppo energetico svizzero Alpiq ha stimato che i danni economici in caso di "sì" all'abbandono del nucleare ammontano a 2,5 miliardi di franchi. L'azienda reputa che non sia possibile chiudere anticipatamente le due centrali nucleari di Gösgen (di cui detiene il 40% della proprietà) e Leibstadt (32%).

La centrale di Mühleberg

La centrale di Mühleberg

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La perdita — ha comunicato la ditta in una nota diffusa lunedì — dovrà
essere risarcita e tale scenario sarà esaminato "a
tempo debito".

Gli investimenti che sono già stati fatti — se i due impianti dovessero essere spenti rispettivamente nel 2024 e nel 2029 — sarebbero vanificati e i ricavi ottenibili con il funzionamento a lungo termine andranno persi, mentre la maggior parte dei costi totali, fino allo smantellamento, sono fissi e andranno sostenuti indipendentemente dalla vita utile.

ATS/px

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