Svizzera

Berna e Mosca: visione comune

Parlamentari russi in visita in Svizzera. Al centro le sanzioni UE. Gli scambi tra i due paesi aumentati del 20% in due mesi

  • 19 febbraio 2018, 20:47
  • 8 giugno 2023, 16:28
Vyacheslav Volodin e Ignazio Cassis

Vyacheslav Volodin e Ignazio Cassis

  • Keystone

Una delegazione di una dozzina di membri della Duma, la camera bassa dell'Assemblea federale russa, ha fatto visita lunedì ai colleghi svizzeri. Ad accoglierla, il presidente del Consiglio nazionale Dominique de Buman insieme ad altri parlamentari. Il presidente del Paramento russo Vyacheslav Volodin ha anche incontrato il consigliere federale titolare degli affari esteri Ignazio Cassis.

Al centro dell'incontro le sanzioni imposte alla Russia da Bruxelles per l'annessione della Crimea ucraina. Volodin in un'intervista alla RTS le ha definite una sorta di vicolo cieco, un binario morto che "né noi, né, credo, la Svizzera, vogliamo percorrere". In un incontro con i media, si è anche scagliato contro gli Stati Uniti per aver lanciato una campagna ostile nei confronti di Mosca.

Il primo cittadino svizzero ha, dal canto suo, sottolineato l'indipendenza della politica economica elvetica, che a suo avviso non si limita semplicemente ad applicare i provvedimenti decisi da Bruxelles contro il Cremlino. Tanto è vero che, ha svelato il presidente della Duma, negli ultimi due mesi il volume degli scambi svizzero-russi è cresciuto del 20%.

Cooperazione economica e politica

Le due delegazioni hanno anche discusso di un nuovo ente in cui i rappresentanti del mondo economico possano confrontarsi e di come intensificare la cooperazione fra i legislativi. È stato inoltre annunciato l'invio in Russia come osservatori di due parlamentari svizzeri il 18 marzo, quando si terranno le elezioni presidenziali.

Gli altri temi trattati sono stati il ruolo in Ucraina dell'Organizzazione per la sicurezza, la cooperazione in Europa (OSCE), e i disaccordi tra Consiglio d'Europa e Mosca.

Buoni uffici svizzeri per l’Ucraina

Il presidente del Consiglio nazionale ha usato toni diplomatici per esprimersi sulla crisi nell'Ucraina orientale. Berna non vuole interferire, ma offre alle parti coinvolte i propri buoni uffici. L'UE etichetta invece la situazione come una "deliberata destabilizzazione di un vicino indipendente" da parte della Russia.

La visita russa, iniziata già domenica, fa seguito a quella effettuata l'anno scorso da un gruppo di deputati del Consiglio nazionale.

ATS/Nad

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