Svizzera

Berna si allinea alle nuove sanzioni

Il Consiglio federale adotta le misure decise da Bruxelles dopo i fatti di Bucha - Sanzionate anche le figlie di Putin - Divieto di importazione per vodka e caviale

  • 13 aprile 2022, 16:45
  • 23 giugno 2023, 18:18
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Di: eb

Il Consiglio federale ha deciso di allinearsi alle nuove sanzioni decise dall'Unione Europea lo scorso 8 aprile contro la Russia e la Bielorussia. Si tratta del quinto pacchetto di misure che riguarda i beni, le finanze e i trasporti.

"Dato il perdurare dell’aggressione militare russa in Ucraina e i chiari indizi delle atrocità compiute a Bucha, l’8 aprile, l’UE ha approvato ulteriori sanzioni nei confronti della Russia e alcune misure nei confronti della Bielorussia", si legge in un comunicato stampa diffuso mercoledì pomeriggio.

In particolare, le nuove sanzioni prevedono il divieto di importare carbone e altri beni che rappresentano importanti fonti di reddito per la Russia (legno, cemento, frutti di mare, vodka, ecc.) e il divieto di esportare cherosene e altri beni che potrebbero contribuire a potenziare le capacità industriali russe, come robot industriali e alcuni prodotti chimici.

Massacro di Bucha, nuove sanzioni UE

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Inoltre, Bruxelles ha emanato divieti per quanto riguarda l’aggiudicazione di appalti pubblici, nuove sanzioni finanziarie contro i trust e il divieto di fornire sostegno economico alle istituzioni pubbliche russe. A ciò si aggiungono il divieto, per le imprese di trasporto russe e bielorusse, di trasportare merci nel territorio dell’UE e il divieto di accedere ai porti europei per le navi russe.

Berna ha deciso di allinearsi alle nuove misure europee contro Russia e Bielorussia, ad eccezione dei divieti concernenti i trasporti che, data la posizione geografica della Svizzera, non sono necessari.

Sanzionate anche le figlie di Putin

Il Dipartimento federale dell’economia, della formazione e della ricerca (DEFR) "ha approvato in aggiunta nuove sanzioni contro oltre 200 persone e organizzazioni, in particolare esponenti del mondo politico, economico, della comunicazione, della propaganda e dell’esercito, nonché contro alcuni gruppi di oligarchi e i loro famigliari, tra cui due figlie del presidente Putin", si legge nella note, in cui si precisa che a questo punto la lista elvetica "è perfettamente conforme a quella UE".

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