Svizzera

"Donne in pensione a 64 anni"

L’Unione sindacale svizzera esamina l’insuccesso di Previdenza 2020. Una nuova riforma non prima del 2019

  • 3 novembre 2017, 15:39
  • 8 giugno 2023, 12:35
Paul Rechsteiner non ha risparmiato critiche alle sue sezioni

Paul Rechsteiner non ha risparmiato critiche alle sue sezioni

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La bocciatura di Previdenza 2020 è un'occasione persa, ha detto il presidente dell'USS Paul Rechsteiner davanti ai 100 delegati che venerdì a Berna hanno dato vita a un'accesa discussione sulle divisioni interne prima del voto e sul futuro delle pensioni. Rechsteiner ha sottolineato lo scacco per il sindacato, che aveva sostenuto le proposte respinte dal popolo, accusando alcune sezioni romande di aver fatto una campagna miope e ignorante.

Un documento approvato all'unanimità fissa gli obiettivi da perseguire ed esclude a questo punto un'innalzamento a 65 anni dell'età di pensionamento per le donne. Sostiene invece l'aumento dei contributi per garantire il finanziamento ma anche un incremento delle prestazioni, sotto forma di un'indicizzazione delle rendite ai costi della sanità. Sul fronte del secondo pilastro, si chiedono invece limiti ai profitti degli assicuratori e una totale trasparenza sui conti.

L’USS non si aspetta una nuova riforma prima del 2019. Le premesse non sono incoraggianti, come ha mostrato la tavola rotonda organizzata da Alain Berset. Solo punto di convergenza: la necessità di agire al più presto.

Nel corso dell'assemblea, i delegati si sono pure schierati all'unanimità contro l'iniziativa "No Billag".

Ats/mas/pon

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