Svizzera

Dubbi sul caso Vincenz

La stampa domenicale: "I vertici di Raiffeisen a conoscenza delle presunte frodi"

  • 4 marzo 2018, 09:45
  • 8 giugno 2023, 16:59
Gli esperti criticano anche la mancata vigilanza sulla banca

Gli esperti criticano anche la mancata vigilanza sulla banca

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Il patron di Raiffeisen, Patrik Gisel, sarebbe stato informato delle presunte frodi del suo predecessore, Pierin Vincenz, fin dal 2009, attraverso un rapporto legale, ma non sarebbe intervenuto. Lo scrivono Le Matin Dimanche, SonntagsZeitung, Zentralschweiz am Sonntag e Ostschweiz am Sonntag.

All'epoca, Peter Forstmoser, uno dei più rinomati avvocati commerciali svizzeri, giunse alla conclusione che Pierin Vincenz, senza eludere la legge, si era seduto su entrambi i lati del tavolo negoziale durante l'acquisto, per diversi milioni, di Commtrain.

Gisel, però, è stato difeso da Johannes Rüegg-Stürm. Il presidente del consiglio d'amministrazione di Raiffeisen ha dichiarato alla NZZ am Sonntag che Gisel non poteva individuare possibili atti illegali. "Se si ricevono dati errati o si è privati di informazioni importanti, non si può avere una visione d'insieme corretta", ha spiegato.

Gli esperti criticano comunque la mancata vigilanza sulla banca, che avrebbero dovuto garantire sia l'Autorità di vigilanza sui mercati finanziari (FINMA) sia il consiglio d'amministrazione di Raiffeisen.

ATS/M. Ang.

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