Svizzera

Due sì decisi e uno in forse

Chiaro appoggio a naturalizzazioni agevolate e fondo stradale, riforma delle imprese in bilico

  • 6 gennaio 2017, 07:01
  • 8 giugno 2023, 02:46
Votazione del 12 febbraio: i risultati del primo sondaggio dell'istituto gfs.bern

Votazione del 12 febbraio: i risultati del primo sondaggio dell'istituto gfs.bern

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Due sì chiari e uno decisamente più risicato. Questi i risultati del voto su naturalizzazione agevolata, fondo per le strade e riforma III delle imprese se si fosse votato a fine 2016, secondo il primo sondaggio commissionato dalla SSR all’istituto gfs.bern in vista del voto del 12 febbraio.

Chiaro appoggio a livello nazionale, meno deciso nella Svizzera italiana

Chiaro appoggio a livello nazionale, meno deciso nella Svizzera italiana

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La modifica costituzionale per rendere più facile la naturalizzazione agli stranieri di terza generazione si avvierebbe verso una decisa approvazione, con il sostegno del 74% dei sondati e l’appoggio della maggioranza degli appartenenti a tutti i partiti, UDC esclusa. L’oggetto sarebbe approvato anche dagli italofoni, che con il 58% sono però decisamente sotto la media nazionale. Visto il netto vantaggio del campo favorevole e le chiare intenzioni espresse nel sondaggio, gli analisti si aspettano un “sì” dalle urne.

Fondo per le strade verso l'approvazione

Fondo per le strade verso l'approvazione

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Un chiaro sostegno viene espresso alla seconda modifica della Costituzione sulla quale saremo chiamati a votare: il Fondo per le strade nazionali e il traffico d'agglomerato (FOSTRA). I favorevoli sarebbero il 60%, ma le opinioni sono meno profilate rispetto al primo oggetto. In questo caso i ticinesi si distinguono dal dato nazionale, con una maggioranza relativa dei contrari.

La riforma dell'imposizione delle imprese in bilico

La riforma dell'imposizione delle imprese in bilico

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Decisamente più incerta la sorte della terza riforma dell’imposizione delle imprese, contro la quale è stato lanciato un referendum. A fine dicembre i favorevoli erano il 50% e i contrari il 35%, con un livello di indecisi ancora al 15% e la Svizzera italiana in linea con i dati nazionali. Risulta quindi difficile fare proiezioni per la votazione di febbraio, il cui risultato potrà essere decisamente influenzato dalla campagna dei due campi nelle prossime settimane.

sf/px

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