La commissione della politica di sicurezza del Consiglio nazionale ha ribadito l'intenzione di concretizzare la riforma battezzata "Ulteriore sviluppo dell'esercito".
Facendo il paragone con la versione già approvata dagli Stati, i cambiamenti proposti sono pochi: il bilancio annuo rimarrebbe, ad esempio, invariato a 5 miliardi di franchi; è inoltre stata adottata l'aggiunta al programma d'armamento 2015, tagliando 100 milioni rispetto a quanto suggerito dal Governo.
La stessa Camera del popolo, creando una certa sorpresa, aveva affossato il progetto in giugno in virtù del voto contrario di socialisti, ambientalisti e democentristi, alleati, ma per ragioni opposte. In settembre i colleghi senatori, già espressisi favorevolmente in marzo, erano a loro volta tornati a dare il loro sostegno alla revisione ed è per tale ragione che il tema è tornato ora sui banchi dei rappresentanti dei deputati.
ATS/dg
Dal Tg20: