Si deciderà prossimamente sulla spinosa questione dei tempi di riapertura delle frontiere con l’Italia in questa fase di graduale ripartenza delle attività economiche e commerciali. I contatti tecnici tra Svizzera e Italia avverranno a breve, ma una decisione non è attesa in tempi brevissimi. La settimana prossima è previsto un incontro sulla questione tra la Confederazione e i cantoni di confine.
"Abbiamo richiesto di essere coinvolti nel dialogo con l’Italia. Si è ribadito che la data del 3 giugno è stata decisa unilateralmente, anche a livello europeo", ha detto il presidente del Consiglio di Stato Norman Gobbi nel corso di una conferenza stampa tenutasi nel pomeriggio a Bellinzona.
Intanto gli sviluppi della pandemia in Svizzera continuano a procedere nella direzione di un rallentamento. Lo attesta il numero contenuto dei nuovi contagi, che si continua a constatare a livello nazionale e regionale: solo due nuovi casi in Ticino, nelle ultime 24 ore, e un bilancio invariato nei Grigioni.
Dati positivi, ma non bisogna "inciampare appena prima della linea del traguardo", ha detto Alain Berset in conferenza stampa, invitando a continuare a rispettare le regole. Il Consiglio federale ha intanto deciso una nuova tappa dell'allentamento delle misure di confinamento: dal 28 maggio saranno di nuovo possibili le funzioni religiose, con un adeguato piano di protezione e possibilità di tracciare gli eventuali contagi. A questo secondo scopo contribuirà anche la app in fase di test, per la quale il Governo ha elaborato e trasmesso la base legale auspicata dal Parlamento.
di Alex Ricordi, Stefano Pongan, Enrico Campioni, Dario Lanfranconi, Diego Moles, Francesco Gabaglio, Ludovico Camposampiero, Fabio Dotti e Sandro Pauli