Il Consiglio federale è stato invitato lunedì a fare di più per rafforzare la sorveglianza alle frontiere con l’Italia, soprattutto al confine sud, ossia fra il Ticino e la vicina penisola.
Dopo il Nazionale, anche gli Stati hanno insomma deciso di non archiviare la mozione del consigliere nazionale ticinese Marco Romano, con cui si chiedeva di rimpolpare gli effettivi del corpo delle guardie di confine impiegati a sud delle Alpi.
Il Governo federale dovrà, come promesso, innalzare il numero di guardie di 48 persone nel prossimo biennio. Nel 2014, ricordiamo, l'organico si era già arricchito di 35 unità.
ATS/Red.MM