L'Unione sindacale svizzera (USS), i cui delegati si sono riuniti venerdì a Berna, chiede una serie di misure "immediate" per assicurare stipendi e posti; insiste, in particolare, sulla necessità di reintrodurre una soglia minima di cambio e sui controlli delle paghe, soprattutto nelle regioni di confine.
Da quando il franco ha corso libero, ossia da metà gennaio, la situazione dei salariati è nettamente peggiorata. Le pressioni sui dipendenti e il deterioramento delle condizioni di lavoro sono evidenti, stando all'organizzazione.
E' spaventoso, continua in sostanza il comunicato diramato in giornata, vedere con quale spudoratezza l'argomentazione dalla sopravvalutazione della moneta venga usata a scapito del personale.
ATS/dg