Svizzera

Gli jihadisti restano in cella

Confermata la carcerazione preventiva dei tre iracheni arrestati in Svizzera a marzo

  • 19 January 2015, 12:00
  • 7 June 2023, 01:43
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I massimi giudici hanno nuovamente bocciato le domande di scarcerazione del trio

I massimi giudici hanno nuovamente bocciato le domande di scarcerazione del trio

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I tre presunti terroristi iracheni incarcerati in Svizzera nel marzo 2014 continueranno a restare in carcere. Il Tribunale federale ha di nuovo confermato la detenzione preventiva del trio sospettato di preparare un attentato (con esplosivi o gas tossici) in Svizzera o negli USA per conto dell’IS.

Il Ministero pubblico della Confederazione si era mosso sulla base di informazioni fornite agli 007 elvetici da un servizio estero. Uno dei tre (un invalido che aveva presentato una domanda d’asilo in Svizzera) era stato messo sotto sorveglianza. Gli ascolti telefonici avrebbero accertato che aveva chiesto a un altro dei fermati (un uomo che vive in territorio elvetico da un decennio) di recarsi al confine tra Siria e Turchia per recuperare una chiavetta USB contenente istruzioni su un attentato.

Dall’inchiesta sono pure emersi collegamenti con Al Qaida tramite una comunicazione via Skype tra l’invalido e il terzo iracheno arrestato. Questi sarebbe implicato in diversi atti terroristici in Iraq e altri paesi. Sul suo cellulare sono state trovate foto di propaganda e pedopornografiche.

Diem/ATS

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