Gli acquisti online effettuati all'estero verso la Svizzera devono essere assoggettate all'IVA: del tema discute mercoledì il Consiglio nazionale. Berna potrebbe seguire l'esempio di Londra.
Il Regno Unito è stato il primo paese in Europa, nel 2016, a varare una legge per combattere l’evasione fiscale online. Il mancato pagamento dell’IVA, da parte di centinaia di operatori dell’e-commerce, è costato all’erario di Sua maestà una cifra attorno ai due miliardi di franchi all’anno. Al centro della normativa sono le piattaforme digitali, come Amazon e eBay. Supermercati giganteschi 2.0 chiamati a controllare i propri venditori, che non solo devono essere registrati per l’IVA, ma anche esporre i propri dati, così da facilitare i controlli fiscali. La Germania nel frattempo ha approvato una legge ancor più avanzata, che costringe le piattaforme a richiedere, e condividere con il fisco, un profilo esaustivo di ogni venditore. Per il 2021, infine, è attesa una normativa a livello europeo, che si ispirerà al modello australiano, la più severa per le piattaforme digitali, chiamate raccogliere l’IVA e poi a pagarla allo Stato.
IVA per lo shopping in rete
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