Svizzera

"Il consenso presunto salverà vite"

Con la revisione della legge sulla donazione di organi, secondo il comitato favorevole, si potranno aiutare persone in lista di attesa: nel 2021 erano 1'434

  • 4 aprile 2022, 13:10
  • 23 giugno 2023, 17:59
Secondo i dati forniti, nel 2021 ben 1'434 persone erano in attesa di un organo

Secondo i dati forniti, nel 2021 ben 1'434 persone erano in attesa di un organo

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Di: ATS/sdr

"Ogni settimana, una o due persone muoiono in attesa di una donazione di organi: La nuova legge per cambiare il sistema salverà delle vite", hanno riferito lunedì a Berna i componenti di un comitato interpartitico in vista del voto del 15 maggio 2022.

La nuova legge vuole disciplinare il principio del consenso presunto: chiunque non voglia donare i propri organi dopo la sua morte dovrà ora dichiararlo esplicitamente. Oggi prevale il principio opposto: la donazione di organi è possibile solo con il consenso esplicito, per esempio con una tessera di donatore.

"Si tratta di una soluzione pragmatica per soddisfare un bisogno: aumentare il tasso di donazione di organi in Svizzera", ha sottolineato la consigliera nazionale Flavia Wasserfallen (SP/BE), vicepresidente di un comitato che comprende rappresentanti di tutti i principali partiti. "Secondo i sondaggi, l'80% della popolazione svizzera è a favore di una tale donazione. Ma troppo pochi comunicano i loro desideri prima di morire", riferisce rammaricato il consigliere nazionale Marco Romano (Centro/TI).

Lunga attesa

Secondo i dati forniti, nel 2021 1'434 persone erano in lista d'attesa. In media, le persone aspettano il cuore, un polmone o il fegato per circa un anno mentre per un rene il tempo di attesa è di circa tre anni che può arrivare a più di sette. Secondo Philippe Eckert, direttore generale del CHUV, questa lunga attesa ha spesso come risultato che la salute dei pazienti peggiora così tanto che si trovano quasi in fin di vita, prima di ricevere l'organo che li salva ed una donazione di organi può salvare fino a nove persone e aumentare significativamente la loro qualità di vita.

Nessun automatismo

"Il principio del consenso presunto in senso lato non è una donazione di organi automatica", ha detto Pierre-André Page, consigliere nazionale SVP di Friburgo. Le persone che non vogliono donare i loro organi possono dichiararlo esplicitamente o informare i loro parenti.

Si mantiene l'intervista, il colloquio con i parenti così come esiste oggi ma il consenso presunto per il comitato faciliterà comunque la decisione nel difficile momento del lutto. In assenza di una dichiarazione di volontà del defunto, "i parenti potranno rifiutare il prelievo di organi, tessuti o cellule se credono che questa decisione corrisponda alla presunta volontà del defunto", ha continuato Pierre-André Page. Se i parenti poi parlano un'altra lingua o non sono a conoscenza del consenso presunto, saranno informati da specialisti e se necessario da interpreti. In assenza di una dichiarazione del defunto e se i parenti non possono essere raggiunti, non sarà effettuata alcuna donazione di organi.

Professionalità

"Ho lavorato come giovane tirocinante all'ospedale pediatrico di Ginevra ed ero a contatto diretto con i bambini in attesa di un organo, i loro genitori e le loro famiglie. Ho visto la professionalità, la dedizione del personale, la tensione legata alla speranza, le lacrime di emozione quando il bambino lascia la sala operatoria e i sorrisi di gioia", ha detto Michel Matter, consigliere nazionale verde-liberale di Ginevra.

Con la nuova legge, gli alti livelli di professionalità, rispetto ed etica saranno ancora lì, ha assicurato. Solo gli organi che possono essere assegnati ai riceventi vengono rimossi. L'intera catena decisionale e tutti i controlli saranno ancora strettamente supervisionati.

Notiziario delle 9.00 del 01.04.22: i risultati del primo sondaggio sul voto del 15 maggio

RSI Svizzera 04.04.2022, 13:08

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