Svizzera

Imposte più alte per il deficit? "No"

Disavanzo dopo la crisi del coronavirus: l'obiettivo è di colmarlo senza aumenti fiscali, afferma il ministro delle finanze Ueli Maurer

  • 26 giugno 2020, 23:40
  • 10 giugno 2023, 02:17

Ueli Maurer a ruota libera

Telegiornale 26.06.2020, 22:00

Di: Intervista di Nicola Zala, adattamento web: ludoC

La pressione sul sistema sanitario in Svizzera a causa del nuovo coronavirus è nettamente diminuita e su questo fronte la situazione si è rasserenata, e anche sul fronte dell’economia e delle finanze “la situazione si è calmata”. A sostenerlo è il capo del Dipartimento federale delle finanze, Ueli Maurer, che in un’intervista rilasciata alla RSI spiega: “Abbiamo creato molta sicurezza, mettendo a disposizione mezzi finanziari per l’assicurazione contro la disoccupazione e liquidità per le piccole medie imprese, e questo ha avuto effetti positivi”. Il consigliere federale, tuttavia, mette in guardia: “Anche dal punto di vista economico non è ancora finita”.

I conti della Confederazione del 2020, continua Maurer, si chiuderanno con un deficit fra i 30 e i 40 miliardi di franchi: "Un buco che deve essere colmato a medio termine. L’obiettivo è di procedere senza un aumento delle imposte. Non possiamo gravare subito sulle persone e sulle ditte. Farlo significherebbe bloccare la crescita".

Settore esportazioni a rischio

A livello internazionale, la recessione potrebbe essere lunga e profonda: se questo succedesse “la Svizzera subirebbe un duro colpo, specialmente il settore delle esportazioni: le nostre industrie farmaceutica e chimica sono più robuste rispetto ad altri Paesi, ma l’anno prossimo assisteremo a un forte calo del volume delle commesse. Questa è la crisi che mi preoccupa maggiormente. Molto più di quella del mercato interno, che lentamente si sta riprendendo”.

Il piano B, su questo fronte, potrebbe tradursi in un prolungamento del regime di lavoro ridotto, “per non perdere posti di lavoro”. L’assicurazione contro la disoccupazione giocherà anche un ruolo importante ma “impedire dei fallimenti, purtroppo, sarà impossibile”

“Leggerezza nel distribuire soldi: serve disciplina”

Cosa, attualmente, preoccupa maggiormente il ministro delle finanze? “La leggerezza con la quale si distribuiscono soldi – risponde Maurer senza giri di parole –. Ci siamo abituati durante questo periodo di crisi a non più litigare per alcune migliaia di franchi, ma per 2-3 miliardi. Questa mancanza di disciplina mi preoccupa: dobbiamo ritrovarla in fretta nell’ambito delle finanze”.

Frontalieri, “accordo da chiudere con un Governo ancora in vita”

Durante l’intervista, il ministro delle finanze è tornato a parla dell’accordo sulla tassazione dei frontalieri italiani. “Non posso fare pronostici – ha affermato Maurer –, ma posso dire che sul piano tecnico abbiamo intensificato molto i contatti. Rielaboreremo sul piano tecnico l’intesa del 2015 e poi ci vorrà ancora la sottoscrizione. Anche qui direi che abbiamo segnali positivi, posso quindi dare un po’ di speranza senza indicare un termine temporale certo”. L’accordo verrà firmato quest’anno? “Spero di sì”, ha risposto, sottolineando la necessità di “chiudere una volta per tutte quest’accordo con un Governo che sia ancora in vita”. Accordo, a detta del consigliere federale, che rientrerà nel quadro definito nel 2015.

Maurer: "L'accordo sulla tassazione dei frontalieri italiani è da chiudere al più presto"

RSI Svizzera 26.06.2020, 22:00

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