La scelta di Thomas Aeschi per il ticket UDC in vista dell'elezione del Consiglio federale, a scapito in particolare di Heinz Brand, aumenta le possibilità di riuscita del vodese Guy Parmelin, secondo il quotidiano romando Le Temps, per il quale i democentristi con lo zughese rivendicano il Dipartimento delle finanze ma propongono anche un nome considerato molto a destra e inflessibile in materia di rigore nei conti.
Nella Svizzera tedesca la pensano diversamente: "in realtà è un ticket a uno" e quell'uno è naturalmente il candidato di Zugo, scrivono Tages Anzeiger e Bund, stando ai quali l'UDC ha lasciato un margine di manovra minimo ai parlamentari.
Il Blick valuta scarse le possibilità di Norman Gobbi e ritiene che in dicembre la scelta sarà fra Parmelin ed Aeschi, definito "apprendista stregone di Christoph Blocher" dall'Aargauer Zeitung. La NZZ, dal canto suo, torna sul sapore amaro rimasto in bocca agli sciaffusani, con l'esclusione già in una prima fase di Hannes Germann e Thomas Hurter: il cantone dovrà attendere ancora prima di festeggiare il suo primo "ministro".
pon/ATS
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