Svizzera

La funzione Replay TV non cambia

I consumatori potranno continuare a saltare la pubblicità inserita nei programmi guardati in differita

  • 14 dicembre 2018, 13:00
  • 9 giugno 2023, 04:38

PP 12.00 del 14.12.2018 - Il servizio di Gian Paolo Driussi

RSI Svizzera 14.12.2018, 12:46

Di: ATS/RG/WytA

La funzione Replay TV continuerà in futuro ad essere utilizzabile così come oggi. Il Consiglio nazionale, durante il dibattito sulla modifica della legge sul diritto d'autore (revisione approvata all'unanimità), ha infatti bocciato venerdì le proposte di limitare l'uso della televisione in differita.

Le norme più restrittive sulla Replay TV - ossia subordinare la possibilità di saltare la pubblicità al consenso dell'emittente televisiva interessata - non figuravano nel disegno di legge del Consiglio federale ed erano state introdotte dalla Commissione degli affari giuridici. La questione è controversa: le emittenti televisive sostengono di aver subito un calo delle entrate pubblicitarie a causa delle trasmissioni in differita. Accuse respinte dai servizi TV quali UPC, Sunrise e Swisscom.

Questo emendamento porterà alla morte della televisione in differita, ha sostenuto Sibel Arslan (Verdi/BL). Per la basilese, inoltre, i consumatori non devono essere forzati a guardare le réclame. "La prossima tappa cosa sarà, impedire ai telespettatori di andare in bagno durante la pubblicità?", ha chiesto Isabelle Chevalley (PVL/VD). Nessuno vuole vietare la Replay TV, la questione riguarda unicamente la destinazione degli introiti pubblicitari, ha poi precisato Bernhard Guhl (PBD/AG). "Detto ciò - ha aggiunto - ritengo che il tema debba essere regolato tra le parti e che non deve figurare in una legge".

La legge sul diritto d'autore

Le disposizioni sulla Replay TV sono comunque solo un aspetto della revisione della legge sul diritto d'autore il cui obiettivo è adattare le disposizioni in essa contenute agli sviluppi tecnologici. L'attuale legge risale al 1992 quando si andava ancora in videoteca a noleggiare videocassette VHS, aveva affermato giovedì Philippe Bauer (PLR/NE). La legislazione sarà così anche completata con nuove misure per lottare contro la pirateria su Internet. La legge prevede di agire sugli "hosting provider" in Svizzera, ovvero su coloro che mettono a disposizione dei clienti uno spazio su internet su cui possono salvare informazioni (pagine, siti o applicazioni web). Sarà compito loro accertarsi che sui loro server non si insedino piattaforme pirata e rimuovere tempestivamente i contenuti lesivi del diritto d'autore.

I provvedimenti proposti dalla legge non intendono tuttavia "criminalizzare" i consumatori. Ciò significa, per esempio, che un brano musicale messo a disposizione su internet potrà continuare a essere scaricato, per uso privato, anche senza l'autorizzazione del detentore dei diritti. Venerdì il Nazionale ha inoltre esteso - con 132 voti contro 53 e 4 astenuti - la definizione di "uso privato" anche alle utilizzazioni "dinanzi a un gruppo ristretto di persone in aree private di alberghi, appartamenti di vacanza, ospedali o prigioni".

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