Una migliore protezione delle specie e degli ambienti naturali dalle emissioni luminose e i loro effetti nefasti non passa dall’adozione di nuove norme. Lo ha deciso mercoledì il Consiglio federale che ha rinunciato a modificare l’Ordinanza sulla protezione della natura e del paesaggio sulla base di un dipartimento del Dipartimento federale dell'ambiente secondo il quale le disposizioni legali esistenti sono sufficienti.
Stando all’approfondimento, allestito in adempimento di un postulato della consigliera nazionale Tiana Angelina Moser (PVL/ZH), le basi legali attuali sono sufficienti per proteggere in maniera adeguata sia le specie sia gli ambienti naturali dall’inquinamento luminoso. Un problema, sorto nel secondo dopo guerra con la generalizzazione della luce elettrica e con l’incremento del traffico, che ora è considerato alla stessa stregua di altre emissioni moleste avendo effetti sui vegetali e sugli animali, essere umano compreso.
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Telegiornale 09.11.2018, 21:00