La commissione giustizia e pace, organo della Conferenza dei vescovi svizzeri, ha condannato la pratica del suicidio assistito. La soluzione, secondo quanto affermato durante la conferenza stampa svoltasi venerdì a Berna, passa dalle cure palliative e da un accompagnamento più attento.
La nostra società -è stato detto- tende a considerare l'esistenza da un punto di vista economico: il debole diventa un peso e viene indotto a credere che la sua vita non abbia più alcun valore.
L'attuale offerta d'aiuto al suicidio è un sintomo della mancanza di solidarietà che ci caratterizza, con il rischio di diventare disumani, hanno stigmatizzato i rappresentanti delle diocesi.
ATS/dg