Svizzera

Le ragioni del grounding

Il numero uno di SkyWork ha ammesso che Lugano non avrebbe salvato la compagnia, ma sperava che le avrebbe dato più possibilità di sopravvivere

  • 14 September 2018, 17:23
  • 8 June 2023, 22:22

Notiziario 17.00 del 14.09.2018 Le considerazioni del CEO di SkyWork

RSI Svizzera 14.09.2018, 19:13

  • RSI

Il patron della fallita compagnia aerea bernese SkyWork Martin Inäbnit ha deciso di rompere il suo silenzio, che durava da ormai due settimane; ovvero dal giorno in cui era avvenuto il grounding dell'aviolinea che avrebbe dovuto ricollegare, da ottobre, lo scalo ticinese di Lugano-Agno con quello ginevrino di Cointrin.

"Nessuna compagnia, ha precisato durante una conferenza stampa Inäbnit, può sopravvivere utilizzando solo lo scalo di Berna-Belp. Lugano "non avrebbe salvato la compagnia, ma le avrebbe permesso di fare un grande passo avanti", ha detto Inäbnit in un incontro con i giornalisti a Belp, alla periferia di Berna. "In Ticino si è capito che funzionano solo i modelli in cui i rischi vengono suddivisi tra più partner. Nel canton Berna, invece, si è ancora molto lontani da questa visione", ha aggiunto.

"Non faccio rimproveri a nessuno", ha detto ancora il numero uno di SkyWork, "ma lo scalo di Belp è un caso difficile". "Da tempo si discute se è possibile gestire in questo aeroscalo una compagnia aerea in modo economicamente sostenibile e prima di Skywork altri vettori hanno dovuto gettare la spugna".

Inäbnit, nel tentativo di salvare la situazione, ha intavolato numerose trattative: tra le altre con la società tedesca Zeitfracht, che ha però deciso di non rilevare la compagnia bernese. Da quel momento le cose sono precipitate: Inäbnit ha informato l'Ufficio federale dell'aviazione civile (UFAC) e avviato i preparativi per la cessazione delle attività, che è stata annunciata solo una volta che tutti i velivoli erano rientrati alla base.

La piattaforma era sempre attiva

I giorni precedenti il grounding la piattaforma online di Skywork era ancora in funzione e vi sono stati clienti che hanno acquistato un biglietto solo poche ore prima del fallimento. Per il CEO dell'aviolinea "è stata una scelta obbligata: la messa fuori servizio della piattaforma avrebbe provocato incertezza e la compagnia sarebbe stata costretta a pagare in contanti servizi e carburante, ciò che avrebbe comportato un massiccio deflusso di capitali".

ATS/Swing

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