Svizzera

"L'economia ticinese è sana"

Il bilancio congiunturale della Camera cantonale di Commercio porta buone notizie. Non mancano le sfide per il futuro, anche in vista della crisi energetica

  • 20 dicembre 2022, 22:11
  • 24 giugno 2023, 02:52

SEIDISERA del 20.12.22: Il servizio di Christian Gilardoni

RSI New Articles 20.12.2022, 20:56

  • Keystone

Il 2022 non è stato un anno facile per l'economia del Canton Ticino. La lista delle difficoltà incontrate è lunga, ma le risposte delle quasi 250 imprese che hanno partecipato all'inchiesta congiunturale disegnano un'economia che resiste.

"Abbiamo rilevato un'economia in salute, con un autofinanziamento elevato e questo è un aspetto che ha permesso di affrontare un 2022 sicuramente complicato, in maniera soddisfacente" ha dichiarato il presidente della Camera di commercio ticinese, Andrea Gheri.

Adeguamento dei salari al rincaro

Ci sono buone notizie anche per quanto concerne il personale, perché 2/3 delle aziende sono rimaste stabili e tra le altre sono più quelle che hanno aumentato il numero di dipendenti di quelle che l'hanno diminuito.

Nel corso del 2022 l'inflazione ha fatto lievitare i prezzi in maniera importante e le decisioni sull'adeguamento dei salari sono rimaste in mano alle aziende.

"Praticamente quasi tutti i settori hanno riconosciuto un adeguamento al rincaro, nell'ottica di compensare questo grande aumento dei prezzi che ha dovuto affrontare la popolazione" prosegue Gheri.

Difficoltà per export e settore secondario

Dall'indagine sull'economia svolta dalla Camera di Commerico del Canton Ticino emerge chiaramente che alcune categorie hanno dovuto affrontare dififcoltà importanti: le esportazioni e il settore secondario.

"Le esportazioni, oltre alla difficoltà dei costi, sono confrontate anche al franco forte, che resta un problema abbastanza importante, anche se sono state prese molte misure per cercare di gestirlo" spiega Luca Albertoni, direttore della Camera di Commercio. "La discrepanza fra le difficoltà del settore secondario e quello terziario sono piuttosto manifeste e sono anche abbastanza logiche, perché sono evidentemente legate alle dinamiche delle materie prime l'approvvigionamento, il costo, l'energia, visto che il settore manifatturiero è quello che ne consuma di più" ha aggiunto il direttore.

Misure di risparmio da Berna non abbastanza diversificate

Riguardo al tema energia a fine inverno scopriremo se si arriverà alla situazione di penuria, e quindi se Berna dovrà imporre le misure di risparmio. Misure che secondo la Camera di Commercio non sono state pensate con sufficiente attenzione alla realtà dei vari settori.

"L'attenzione alle differenze tra i vari settori non è abbastanza, perché per certe aziende si può spegnere tranquillamente l'energia per 4 ore, penso ad esempio ad un ufficio. Mentre la parte produttiva è molto più difficile, perché ci sono attività che richiedono un'intera settimana per essere spente" commenta Albertoni, e aggiunge: "Ci vorrebbe veramente un approccio molto più settoriale per tenere conto di queste esigenze".

Impennata dei prezzi ed energia

Sul fronte impennata dei prezzi, la società che rappresenta le aziende di distribuzione di energia a livello cantonale NRT ha teso una mano offrendo la possibilità di stipulare un contratto pluriennale per l'acquisto di elettricità a un prezzo fisso pensato per minimizzare i rischi.

Il 2023 preoccupa l'economia ticinese

Il Quotidiano 20.12.2022, 20:00

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