Non ci sarà alcun inasprimento della Legge federale sull'acquisto di fondi da parte di persone all'estero (LAFE). Il Consiglio federale ha infatti annunciato mercoledì di aver rinunciato alla revisione della cosiddetta "Lex Koller".
Tale decisione scaturisce dai risultati della procedura di consultazione da cui è emerso che una vasta maggioranza è contraria alla revisione. L'inasprimento della LAFE scoraggerebbe gli stranieri a investire nel Paese e questo potrebbe minacciare lo sviluppo economico, avevano sottolineato PLR, PPD, PVL e UDC.
Presentata nel marzo dello scorso anno, la revisione, secondo le intenzioni annunciate allora del Governo, mirava a colmare le lacune esistenti, migliorare l'esecuzione e ridurre il carico amministrativo delle autorità. L'esecutivo voleva in particolare sottoporre all'obbligo di autorizzazione l'acquisto di abitazioni principali da parte di cittadini di Stati non membri dell'UE o dell'Associazione europea di libero scambio (AELS).Attualmente un cittadino di Stati terzi, titolare di un permesso di dimora e con domicilio in Svizzera, può acquistare un alloggio senza autorizzazione. Con la modifica si voleva ripristinare il regime in vigore fino al 1997. I cittadini dell'UE e dell'AELS avrebbero continuato a non necessitare di un'autorizzazione.
Ats/sdr