Il presidente dell’Unione Svizzera per la carne Rolf Büttiker e il direttore Ruedi Hadorn hanno dichiarato giovedì ai media la loro preoccupazione in merito alla “tendenza sempre crescente del Governo federale di imporre ai cittadini le proprie opinioni” in merito all’alimentazione.
I macellai attribuiscono il declino del consumo di carne in Svizzera ad un’evoluzione che mira alla qualità, ma anche a una eccessiva “messa sotto tutela” della popolazione, e si appellano alle autorità per garantire una maggiore libertà di scelta. Gli interventi delle autorità federali, come ad esempio la “Strategia alimentare 2017-2014", vengono definiti una “mania”.
Le cifre pubblicate a marzo sul consumo di carne lo testimoniano. Sebben l’anno 2017 “non sia stato facile” per la categoria, Büttliker si è rallegrato sull'andamento relativamente stabile: si è passati infatti da 51 a 50 kg di carne all’anno per persona, ovvero una diminuzione del 1,9%.
ATS/Bleff