Svizzera

Mascherine FFP, bocciate 6 su 10

UPI e SUVA, controllati oltre 60 modelli. Risultati non sempre soddisfacenti: “Non acquistatele via internet dall’estero, non ci sono garanzie”

  • 13 October 2020, 18:36
  • 10 June 2023, 03:32
  • COVID-19

Radiogiornale delle 18.30 del 13.10.2020: mascherine ffp insoddisfacenti, l'intervista di Gian Paolo Driussi al portavoce dell'UPI Marc Kipfer

RSI Svizzera 13.10.2020, 20:16

  • keystone
Di: Radiogiornale-Gian Paolo Driussi/ludoC

Vengono anche chiamate "a becco d'anatra" a causa della loro forma: sono le mascherine FFP, quelle che proteggono non solo gli altri ma anche chi le indossa da polveri sottili e aerosol, e quindi dalla trasmissione del nuovo coronavirus. Ieri (lunedì) c'è stato il quarto ritiro dal mercato in un mese e le indagini dell’Ufficio prevenzione infortuni e della SUVA hanno stabilito che 6 su 10 fra quelle testate sono risultate insufficienti, come ci conferma Marc Kipfer, portavoce dell’UPI:

"Con la SUVA, abbiamo controllato oltre 60 modelli di mascherine prodotte da differenti aziende. Alcune sono state richiamate dal mercato, quattro mediante un appello pubblico. Ci sono però anche dei ritiri che non vengono comunicati pubblicamente, come quando un commerciante, per esempio chi vende online, può contattare direttamente tutti gli acquirenti. Inoltre, il 60% delle mascherine testate è risultato insufficiente. Ci sono però diversi gradi di insufficienza: alcune presentavano pessime capacità di filtrazione, altre non rispettavano tutti i criteri richiesti senza però risultare pericolose. In questo caso le abbiamo lasciate in circolazione, vietando però ulteriori vendite".

Una proporzione di insufficienze un po' troppo elevata?

"È un 60% che va contestualizzato: abbiamo acquistato mascherine fra chi non necessariamente ha venduto in passato modelli FFP. Prima dell’estate, inoltre, sono comparsi molti nuovi produttori su internet ed è su questa merce, importata dalla Cina, che ci siamo focalizzati”.

In che misura i consumatori possono allora essere sicuri che le loro mascherine FFP siano davvero efficaci?

"Il responsabile per la sicurezza di un prodotto è il fabbricante (se è svizzero) oppure l'importatore. I consumatori non possono far altro che affidarsi alle norme, e l'unico modo per essere abbastanza sicuri che una mascherina sia efficace è verificare che sia presente la dicitura CE, seguita da un numero con quattro cifre. Questa sigla significa che c'è un'azienda garante della conformità della merce".

Troppe mascherine non certificate in vendita

Telegiornale 01.09.2020, 22:00

Ci sono dei test fai da te per verificare l'efficacia di una mascherina? Su Internet circolano tutorial con l'acqua o col fuoco...

"No, purtroppo non esistono. Se una mascherina non fa passare l'acqua questo non dice molto sull'efficacia nel filtrare la polvere o altre particelle. Solo in laboratorio è possibile testare queste capacità".

Che dire delle mascherine in vendita sulle piattaforme come Wish o Aliexpress?

"Non abbiamo ordinato direttamente mascherine da queste piattaforme né le abbiamo controllate, perché è appunto l'importatore il responsabile per la sicurezza dei prodotti venduti da noi. Ci siamo dunque limitati a merce già presente sul mercato, che dovrebbe corrispondere alle norme svizzere o europee. Se lei si rivolge autonomamente a questi siti diventa lei stesso il responsabile per la conformità di merce che non sottostà alla legge federale sulla sicurezza dei prodotti".

Anche se hanno diciture riconosciute a livello europeo?

"Bisogna essere molto cauti. Abbiamo visto casi di diciture corrette sulla scatola ma non sulle mascherine, oppure sigle corrette sulle mascherine senza che queste filtrassero davvero come previsto. Noi sconsigliamo gli acquisti direttamente all'estero perché non è possibile fornire alcuna garanzia".

Test di RTS: risultati insoddisfacenti

Le mascherine di protezione sono l'accessorio del 2020, ma quanto sono sicure? La trasmissione della RTS A bon entendeur ha testato diversi modelli in in commercio, metà di tipo chirurgico e l'altra metà in stoffa, e anche al termine di questo test i risultati non sono tra i più soddisfacenti: 7 mascherine su otto non filtrano in modo insufficiente le particelle di dimensioni di un micrometro (un millesimo di millimetro) ovvero all'incirca la dimensione delle goccioline che le persone espellono quando tossiscono.

Meglio la mascherina chirurgica

Il Quotidiano 15.10.2020, 21:00

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