Svizzera

MeteoSvizzera fuori dal progetto UE

L'esclusione da "Destination Earth" legata alla controversia sull'accordo quadro - Isabelle Bey: "Rimarremo indietro e perderemo know-how" - Marco Gaia: "No UE? Niente grandi traguardi"

  • 9 December 2021, 13:54
  • 23 June 2023, 13:01
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RG 12.30 del 09-12-2021 L'intervista a Marco Gaia, responsabile di MeteoSvizzera Locarno Monti

RSI New Articles 09.12.2021, 13:59

  • archivio TiPress
Di: RG/RED. MM.

La controversia (tutta politica) tra Berna e l'UE sull'accordo quadro, ha portato all'esclusione di MeteoSvizzera dal grande progetto europeo "Destination Earth". Significa che la Svizzera potrebbe perdersi la svolta tecnologica nelle previsioni meteorologiche e climatiche. Lo scrive RTS, sottolineando che l'Ufficio federale di meteorologia e climatologia (MeteoSvizzera) non farà parte di questo grande progetto europeo che, tra dieci anni, produrrà un gemello digitale della Terra, creato utilizzando supercomputer e intelligenza artificiale.

Un freno al miglioramento delle previsioni

Per Isabelle Bey, responsabile del centro regionale di MeteoSvizzera a Ginevra, questa messa in disparte avrà un impatto diretto sulle previsioni meteorologiche a medio e lungo termine in Svizzera. "Misuriamo regolarmente la qualità delle nostre previsioni e sappiamo che è in costante aumento", ha spiegato giovedì alla RTS. "Questo solo perché abbiamo un insieme di attività di innovazione e di ricerca applicata". Ma queste attività possono essere sviluppate solo attraverso la collaborazione internazionale, ha detto. "Se non siamo più associati a questo progetto, rimarremo indietro e perderemo il know-how", sottolinea Isabelle Bey.

La previsione degli eventi meteorologici estremi

Tra qualche anno, queste conoscenze permetteranno di monitorare e prevedere eventi meteorologici estremi, di misurare l'impatto del cambiamento climatico con maggiore precisione o di testare virtualmente scenari di evoluzione del pianeta.

Negli ultimi giorni, il Parlamento e il Consiglio federale hanno discusso delle conseguenze dell'esclusione di MeteoSvizzera a livello di bilancio.

La RSI ha chiesto a Marco Gaia, responsabile di MeteoSvizzera Locarno Monti, cosa comporta, concretamente, l'esclusione dal grande progetto europeo "Destination Earth" che ha come obbiettivo di realizzare, "nei prossimi 5-10 anni, una nuova generazione di modelli numerici di previsioni del tempo, per migliorare la qualità sia delle previsioni del tempo sia delle previsioni climatiche e il loro impatto, sull'ambiente in senso lato".

Che conseguenze ha l'esclusione di MeteoSvizzera da questo programma? È così grave?

"È abbastanza grave. Anche se a corto termine non ci sono conseguenze immediate (perché il progetto mira a sviluppare questa nuova generazione di modelli numerici), a medio-lungo termine, però, rischiamo di essere esclusi, di non poter approfittare di queste nuove conoscenze. In meteorologia, da sempre, la collaborazione internazionale è fondamentale. Da sola una nazione grande come la Svizzera non riesce a raggiungere grossi traguardi, grossi progressi. Quindi è importantissimo poter partecipare a questo genere di progetti internazionali".

Con un paradosso, che anche i nostri partner europei non sono contenti di questa decisione.

"In effetti noi come MeteoSvizzera, grazie anche alla collaborazione col Centro di calcolo scientifico di Lugano, (dotato di supercalcolatori), abbiamo sviluppato negli scorsi anni proprio la tecnologia che vogliono ampliare ed estendere a livello globale. Noi l'abbiamo fatto con i nostri modelli numerici sull'area alpina e adesso, questo nuovo progetto, Destination Earth, vuole estendere questi nuovi sistemi di calcolo, queste moderne tecnologie di calcolo, all'intero globo. Quindi loro, a livello scientifico, sarebbero molto interessati ad averci come partner e noi pure. Purtroppo lo stallo a livello politico blocca questo passo essenziale per lo sviluppo della meteorologia in Europa".

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