Svizzera

"Mi chiese quanto volevo, risposi un milione"

Michel Platini interrogato sui suoi rapporti con Sepp Blatter al processo FIFA di Bellinzona

  • 9 giugno 2022, 17:22
  • 23 giugno 2023, 20:13
Michel Platini, sotto processo al TPF

Michel Platini, sotto processo al TPF

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Di: ATS/pon

"Mi chiese quanto volevo, risposi un milione" e nemmeno si discusse se di lire, pesetas o altra valuta: Michel Platini ha raccontato così, davanti alla Corte del Tribunale penale federale di Bellinzona, l'inizio della sua collaborazione con Sepp Blatter. Come l'ex patron della Federazione internazionale, anche l'ex numero uno della UEFA ha respinto al mittente tutte le accuse rivoltegli in relazione a un pagamento ricevuto nel 2011 ma per servizi resi in qualità di consigliere a partire dal 1998.

Durante l'interrogatorio a cui è stato sottoposto nella seconda giornata del processo FIFA, l'ex stella del calcio francese ha detto di non essere mai stato interessato al denaro. Solo un anno dopo il gentlemen's agreement raggiunto verbalmente si rese necessaria la firma di un contratto. Allora Blatter disse che non poteva pagare un simile stipendio, perché le finanze non lo permettevano. Fu quindi concordata una somma di 300'000 franchi, il resto sarebbe stato pagato in seguito, ha spiegato il tre volte pallone d'oro.

Il francese ha poi ammesso di essersi sbagliato nel 2011, quando richiese il saldo di 2 milioni invece di 2,8 (700'000 per quattro volte). L'affermazione ha suscitato una risata in aula.

Platini si è scagliato contro il Ministero pubblico della Confederazione e la FIFA: "Quello che la FIFA ha fatto a me e al suo ex presidente è uno scandalo. L'obiettivo, come tutti sanno, era che non ne diventassi presidente". Come personalità di fama mondiale, è pesante essere accusati in questo modo: "Ma la verità verrà fuori. La giustizia trionferà", ha detto il francese.

Processo FIFA, secondo giorno

Telegiornale 09.06.2022, 14:30

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