Svizzera

Moschea ginevrina "abbandonata"

L’Arabia Saudita intende sciogliere il legame con la moschea ginevrina di Petit-Saconnex. L'annuncio a sopresa è del segretario generale della Lega islamica mondiale

  • 19 January 2020, 18:41
  • 9 June 2023, 19:04

RG 18.30 del 19.01.2020 - Il servizio di Lucia Mottini

RSI Svizzera 19.01.2020, 19:37

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Di: RG-Mottini/Red. MM

“Posso annunciarvi che la Moschea di Petit-Saconnex non sarà più gestita dalla Fondazione culturale islamica, ma sarà affidata direttamente alla comunità dei musulmani di Ginevra e della regione”. Con queste parole, pronunciate in un'intervista a Le Matin Dimanche, il segretario della Lega Islamica mondiale Mohammad Abdulkarim Alissa, sembra sancire la fine di qualsiasi legame con l’istituto religioso finito più volte sulle pagine dei giornali per i legami con elementi radicali.

Alcuni fedeli erano partiti per la Siria, e quattro impiegati erano stati licenziati tre anni fa perché schedati in Francia come estremisti. Infine più recentemente, l’avevano frequentata anche i due svizzeri coinvolti nell’inchiesta per l’uccisione in Marocco di due turiste. La direzione della moschea era stata cambiata tre anni fa proprio per lottare contro la radicalizzazione.

Misure però insufficienti, secondo il segretario generale della Lega Islamica mondiale con sede a Riad, che tra un mese sarà a Ginevra per una conferenza sul tema “Come immunizzare la gioventù contro il radicalismo”.

Il taglio del cordone ideologico e finanziario con la Lega Islamica mondiale riguarderà anche altri istituti religiosi nel mondo proprio per togliere ogni sospetto di influenza esterna.

Intanto a Ginevra sul tavolo rimangono da oggi due spinose questioni aperte, ad iniziare da come avverrà il passaggio dalla gestione saudita a quella locale. Per Mohammad Abdulkarim Alissa potrebbe avvenire tramite elezione da parte dei fedeli. Il secondo nodo riguarda invece chi finanzierà la moschea, un edificio imponente che sicuramente ha ingenti costi.

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