Il Consiglio nazionale, ancora impegnato a discutere la revisione della legge sulla caccia, ha tra l'altro optato per la rinuncia a menzionare il castoro, il cui status di specie degna di protezione quindi non muta e, contrariamente agli Stati, ha respinto la proposta di consentire, oltre a quella degli stambecchi, l'uccisione di lupi nei siti destinati a sostituire le bandite.
L'incarto torna all'altro ramo del Parlamento, che si pronuncerà però soltanto in autunno.
La deputata grigionese Silva Semadeni, esponente del Partito socialista, ritiene che si tratti di una strategia per evitare che un referendum contro la riforma sia lanciato durante la campagna per le elezioni federali.
ATS/dg