Svizzera

Nove febbraio, le reazioni

Toni Brunner (UDC): "Non è una soluzione"; Christophe Darbellay (PPD): "Finalmente"

  • 4 December 2015, 16:20
  • 7 June 2023, 13:43
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I manifesti prima del voto...

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La clausola di salvaguardia presentata dal Consiglio federale non è altro che un concetto astratto e non serve a risolvere la questione dell’immigrazione di massa. Non usa mezzi termini il presidente dell’Unione democratica di centro Toni Brunner commentando la decisione presentata venerdì pomeriggio dal Governo. Il suo omologo, del Partito socialista, Christian Levrat, ha affermato che "una limitazione unilaterale della libera circolazione è contraria all’accordo firmato con l’Unione Europea". Di diverso avviso Christophe Darbellay, a capo del Partito popolare democratico, che ha affermato: "Finalmente il Consiglio federale adotta la clausola di salvaguardia. E' un passo nella buona direzione". Il presidente del PLR nazionale Philipp Müller saluta positivamente la scelta del del Governo senza però lesinare critiche: l'attuazione dell'iniziativa entro tre anni dal voto popolare non potrà essere rispettata.

Pure l’ Unione svizzera delle arti e mestieri (USAM) saluta positivamente la volontà del Governo di voler conservare gli accordi bilaterali e di volerli assicurare nel futuro.

Jean-Michel Cina, presidente della Conferenza dei Cantoni cantonali, ha da parte sua ricordato che i cantoni esigono di essere interpellati e coinvolti attivamente qualora il Consiglio federale dovesse introdurre unilateralmente una clausola di salvaguardia.

ats/redMM

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